giovedì 5 giugno 2014

Il Meno a cinque stelle: da Bamberga ad Haßfurt

Ciao a tutti!
Come preannunciato due giorni fa (vedi post), questa è la prima puntata del racconto della mia ultima avventura in sella. La Mainradweg, nel tratto che collega Bamberga e Würzburg, non è infatti che l'appena conclusa esperienza cicloturistica. In Germania, da solo, con la mia vecchia, ma allo stesso tempo nuova bicicletta, debitamente attrezzata per affrontare questo tipo di gite. Il primo tratto, che racconterò in questo post, è quello che dalla città di Bamberga porta ad Haßfurt.

Bamberga: comincia la Mainradweg!

La partenza è dal centro storico di Bamberga, di cui avevo già parlato qualche mese fa (vedi post). Non ci sarebbe scenario migliore: le casette sul Regnitz, la fortezza sul Michaelsberg, il Kaiserdom, il regale Altes Rathaus. Stavolta torno a Bamberga non da semplice turista che cammina tra le vie di uno dei centri storici meglio conservati della Germania, ma da cicloturista, con i pedali sotto i piedi o al massimo con il manubrio in mano. Una bella sensazione, e anche una sorta di arrivederci sapendo che sarà l'ultima volta prima del mio ritorno in autunno.

L'Altes Rathaus sul Regnitz, affluente del Meno

Lasciato alle spalle il centro storico di Bamberga con le ultime case di quell'area chiamata Kleine Venedig, la Mainradweg inizia in realtà costeggiando il Regnitz, un affluente del Meno che termina il suo viaggio proprio nei pressi della città da dove ha inizio il mio cicloviaggio. A pochi chilometri dalla partenza, si incontra il porto di Bamberga, ed è qui che si congiungono i due corsi d'acqua. Il corso del Meno, come ho avuto modo di scoprire a Schweinfurt e durante il prosieguo della Mainradweg, è costellato di piccoli porti in cui fanno scalo chiatte che trasportano di tutto, a partire da materiali da costruzione, e navi turistiche. Appena dopo, invece, si incontra il Main-Donau-Kanal, un canale artificiale costruito nel XIX secolo per motivi commerciali, il quale collega due grandi fiumi tedeschi, Meno e Danubio.

Il Meno nei pressi di Eltmann

Bisogna aspettare di arrivare a Viereth per poter dire di costeggiare il Meno, e poter finalmente pedalare negli scenari più tipici delle aree circostanti il fiume Meno, prati, boschi e campi di colza. Per un buon numero di chilometri si pedala nella natura, incontrando talvolta qualche piccolo centro abitato, in cui non mancano le tipiche case a graticcio e un birrificio locale. Superato Viereth, bisogna aspettare di arrivare ad Eltmann per incontrare un paese degno di tale nome, da cui partono diverse crociere sul Meno, e poco dopo, a Sand am Main. Sand am Main è un ottimo esempio di come si presenti l'area del Meno, un bacino in cui non si trova solo il fiume stesso ma anche molte aree lacustri e paludose. Questo tratto della valle in cui scorre il Meno è infatti costellato di piccoli bacini e stagni, praticamente invisibili dalla ciclovia se non in pochissimi punti. Ma percepibili dall'enorme numero di piccole mosche e zanzare.

Primo ponte, primo arcobaleno

Superato Sand am Main, è il turno delle prime volte. La prima volta di un ponte sul Meno, la prima volta di un acquazzone, e relativo arcobaleno. Tutto quanto meraviglioso, anche se dell'acqua avrei fatto volentieri a meno. Così, bello bagnato, raggiungo la città più caratteristica di questo primo tratto di ciclovia, il paese di Zeil am Main, in cui spicca un lungo viale circondato da case e graticcio, arricchito dai fulgori della lancinante luce post-temporale sulle insegne dorate. Di Zeil am Main avevo già parlato mesi fa (vedi post), ma credo che ritornerò quest'autunno. Il panorama che si deve godere dalla Zeilerkäpelle, posta su una collina sopra l'abitato di Zeil, deve essere eccezionale.

Una tipica campagna francone nei pressi di Haßfurt

Per arrivare ad Haßfurt mancano ancora alcuni chilometri, ma - fatta eccezione per gli ultimi, tra piccole fabbriche e aree commerciali - sono meravigliosamente immersi nelle campagne franconi, resi ancora più godibili da una leggera e naturale discesa. Un buon modo per terminare la prima tappa della mia Mainradweg.
A presto!
Stefano

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