Il lungo, lunghissimo percorso verso l'apprendimento del tedesco non doveva e non poteva subire una battuta d'arresto con il mio rientro in Italia. C'è moltissimo da lavorare: lo scritto e il parlato non sono malvagi, i miei colleghi tedeschi mi hanno pure fatto complimenti per la grammatica e la pronuncia (non so fino a che punto sinceri), ma sulla comprensione sia scritta che orale mi sento veramente indietro, praticamente a livello zero. Oh, io quando li sento parlare non li capisco proprio...
Il bisogno di imparare il tedesco per poter vivere - e non sopravvivere - in Germania non è solo mio ma è anche condiviso da Giulia. Proprio per questo motivo, fra pochissimo comincia la nostra personalissima terapia d'urto di lingua tedesca. La sede torinese del Goethe Institut, l'organizzazione che promuove la cultura tedesca nel mondo, mette a disposizione dei corsi di lingua intensivi per apprendere il tedesco o migliorare la propria conoscenza di questa folle lingua. Il programma è decisamente arduo: dieci giorni di corso spalmati su due settimane, per tre ore e mezza di lezione giornaliera. Per di più, esso si svolge naturalmente in orario serale, a giugno. Quindi, nel periodo più bello, nel periodo del Mondiale di calcio... un gran bel sacrificio, ma che personalmente ritengo utile e necessario. Due settimane d'inferno, ma saranno pur sempre solo due settimane!
Cos'è il tedesco? |
Questa è anche l'occasione, come mi ha fatto notare Giulia, di diventare qualcosa che non siamo mai stati, per motivi territoriali ad anagrafici: compagni di scuola. Non sarà come essere alle elementari o in università, ma da stasera, potremo dire di aver frequentato qualcosa insieme. Si comincia, quindi, con la maratona di tedesco: non quarantadue chilometri ma trentacinque ore di pazzia linguistica...
A presto!
Stefano
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