giovedì 16 marzo 2017

Frankfurter Ausblick - Dall'alto della rossa torre

Dopo tante volte a Francoforte (per la quinta volta in questo ultimo fine settimana) ho deciso che era giunta l'ora di salire in alto. A Francoforte ci sarebbe l'imbarazzo della scelta, perché il numero di punti panoramici, con tutti quei grattacieli, non manca di certo. Quello più spettacolare, secondo la mia esperienza ed il mio punto di vista, non sta all'ultimo piano di un moderno grattacielo, bensì sulla terrazza della torre di un duomo che ha quasi cinquecento anni di vita.

Vista dai 66 metri della Domturm

La torre del duomo di Francoforte, dedicato a San Bartolomeo, è stato per lungo tempo l'edificio più alto della città, prima dell'avvento della City tedesca. Ma l'altezza rimane ragguardevole ancora oggi, ben 95 metri. Non è tuttavia questa la quota che si può raggiungere per godere del panorama di Francoforte, ma "solo" 66 metri. Qui c'è l'angusto terrazzino dal quale si domina Francoforte (e oltre). Bisogna faticare un pochino per raggiungerlo, questo è chiaro. In una torre eretta cinque secoli fa (il cui restauro è stato completato "solo" nel 2010) non si può installare un moderno ascensore, ma si può disporre solo delle proprie gambe. Gradini: trecentoventotto. Stretti, due persone per passare insieme sono costrette a mettersi spalle al muro. Vertiginosi, tutti ruotano in senso orario con una cadenza che fa girare la testa. Ma tutto ciò che rimane di vertiginoso, quando si conclude la salita, è la vista su Francoforte.

Quasi cento metri di altezza...

Ma salire in un belvedere posto a sessanta metri di altezza in una città come Francoforte può costituire inimmaginabile bellezza? Si, perché se è vero che ci si immagina la veduta su grattacieli che fanno a gara per toccare il cielo prima degli altri (o per stupire di più), è altrettanto vero che questi rappresentano una muraglia di cemento che lascia a bocca aperta. E non solo quelli, perché appena sotto la torre sono ben visibili la Römerplatz e la Paulskirche. Ahimè, le torri di chiese e di edifici più anziani sembrano essere schiacciati dal potere visivo e dalle dimensioni incomparabili delle costruzioni moderne. L'avveniristico MyZeil si evolve in una forma ancora diversa dalle già molteplici immagini che sa regalare dal suo esterno e dal suo interno.
Il Meno è un serpente d'acqua che divide due mari: quello di mattoni e cemento a destra, e un altro di alberi, a sinistra: perché sulla sponda sinistra del fiume si estende in ampiezze indefinite la Frankfurter Stadtwald, un'immensa superficie in cui non c'è spazio che poco altro oltre al bosco - tra cui lo stadio dell'Eintracht Francoforte. Insomma, c'è una città intera che si spande ai piedi di una torre, ultimo baluardo di una città dalla grande tradizione, all'inarrestabile dilagare della modernità.
Bis bald!
Stefano

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...