giovedì 30 marzo 2017

Numerato, con furore

Ciao a tutti!
Atterrato a Roma in mattinata, dopo una levataccia senza precedenti (alle 3:20), neanche ai tempi d'oro delle alte vie e dei trekking in alta quota. Trasferito via bus alla stazione Termini, decido di spendere immediatamente la mia prima mattinata nella capitale procurandomi il numero di gara per la maratona. Meglio levarsi subito la preoccupazione, e dirigersi nel quartiere EUR per sbrigare le pratiche "amministrative" per la corsa di domenica. In fondo, prima risolvo la questione pettorale e prima posso iniziare a fare il turista e concentrarmi sulla bellezza di Roma - e se proprio devo pensare alla maratona, posso farlo andando a vedere i punti più salienti del percorso.

Presente a Roma con il numero 8005

Recarsi nel quartiere EUR vuol dire anche farsi un tour nell'architettura dell'epoca fascista e nella cifra stilistica più moderna di Roma. Unire l'utile al dilettevole è sempre cosa piacevole. Il ritiro del numero di corsa e del pacco gara è fissato presso il Marathon Village allestito nel Palazzo dei congressi. L'atrio di ingresso è pressoché deserto: entro proprio quando l'area è stata aperta da un'ora circa, ed è noto che è il sabato il giorno prediletto dagli atleti per il ritiro del pettorale. Meno di un minuto e già posso disporre del mio numero di gara, di colore blu, ad indicare la mia qualificazione nella prima gabbia di partenza, ovviamente dopo quella riservata ai professionisti. Il numero è facile da ricordare, 8005. Non molto più tempo è necessario per ritirare anche il pacco gara.

Prime dediche

A quel punto posso dedicarmi a gironzolare con calma presso il Marathon Village. In realtà è una delusione. Gli stand sono pochi in proporzione alla dimensione dell'evento e peraltro poco forniti. Cercavo un paio di pantaloncini nuovi per i miei allenamenti e invece mi ritrovo a mani vuote, è vero che sui pantaloncini ho i gusti difficili, ma a scelta era poca. Poi, un sacco di "buttadentro" pronti a vendere prodotti più o meno credibili. Eh, questo è il prezzo da pagare per essere uno dei coraggiosi del giovedì mattina. In compenso, la plancia da imbrattare con incoraggiamenti e dediche è quasi intonsa. Non posso lasciarla vuota di certo, dunque mi invento una formula mezza italiana e mezza tedesca, con sprazzi di romanesco: "aus Bayern mit furore, dajetutta Stefano". Frutto di intuizione e suggerimento esterno, direi che è una frase di autoincoraggiamento di cui avrò bisogno parecchio domenica, specie nei chilometri finali.

Uno sguardo sul Marathon Village

Mi fermo allo stand della Venice Marathon, che spero sia la prossima maratona dopo Roma, per un confronto sulle corse organizzate dal gruppo veneto e sul percorso stupendo che termina nella Serenissima. Tra l'altro, lo stand di Venice Marathon si trova a fianco di quello di Turin Marathon. Peccato che a rappresentare non ci fosse nessuno. Altra occasione persa, altra figura di m****, per la maratona della mia città e del suo comitato organizzatore.
Quando ero ormai pronto a salutare l'EUR, ecco la sorpresa. Incontro niente popòdimeno che Franca Fiacconi e Giorgio Calcaterra, due dei più importanti esponenti dell'atletica leggera romana, del passato e del presente, intenti ad inaugurare il Marathon Village con autorità e organizzatori. Per chi non li conoscesse, Franca Fiacconi è stata una delle più grandi maratoneti italiane di sempre, trionfatrice a Roma, New York e Praga; Giorgio Calcaterra è una leggenda vivente dell'ultramaratona, vincitore di undici edizioni consecutive della 100 km del Passatore, uomo dotato di un'integrità fisica fuori dal comune. Incontrarli è stata una bella sorpresa, i loro volti sorridenti sono un bello spot per la maratona di Roma e per l'atletica leggera tutta.

Con Franca Fiacconi e Giorgio Calcaterra, seconda e terzo da sinistra

Il pettorale è ora con me, assieme alle spille con cui verrà fissato alla mia canotta rossa. Ancora due giornate da turista nella capitale, e poi si penserà esclusivamente a correre quarantadue chilometri nella storia di Roma. Il conto alla rovescia sta per finire, endlich!
A presto!
Stefano

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