lunedì 11 marzo 2013

Quel che è fatto è fatto, ora!

Ciao a tutti,
ci siamo, l'ultimo allenamento è andato a meraviglia. Lavoro in palestra a bassi carichi, non appesantiamo le gambe che domenica mi porteranno (ci conto) a terminare la mia seconda maratona. Si può dire che le si vuole tenere in esercizio, come un motore che va oliato per benino affinchè il suo rendimento sia ottimale!
L'ultima sessione è stata occasione per riflettere con Edoardo (che ringrazio fin d'ora per il fondamentale aiuto nella preparazione, e che non smetterò di ringraziare) su come potrebbe andare l'appuntamento di domenica in terra catalana.

Al leg extension: grazie ad Edoardo per la foto!
L'ultimo lungo ha lasciato qualche strascico mentale un pizzico negativo. In fondo pensavo di fare meglio giovedì... Meglio quindi non puntare troppo in alto, per poi magari stupirsi in seguito, come a novembre per la Turin Marathon. Infatti, c'è anche da considerare un percorso decisamente più difficile rispetto a quello di Torino, i primi venti chilometri sono un continuo saliscendi e gli ultimi due saranno il colpo di grazia finale. Detto questo, obiettivo minimo: migliorare Torino. Obiettivo desiderato: scendere sotto le 3h20'. Se proprio vogliamo sognare, allora vi dico, vorrei rimanere entro le 3h15'. Però, per me, questa è ancora fantascienza. Dovrei attaccarmi al relativo palloncino e starvi dietro per 42 chilometri. Boh, mi sembra difficile da fare. Rischierei di scoppiare al trentesimo... Iniziamo a finirla senza problemi, questa maratona. Poi pensiamo anche al tempo.
Stavo riflettendo in chiusura di post sulle sensazioni che precedono l'evento. Pensavo, dopo la Turin Marathon, un po' mi dispiace che la seconda maratona non sarà più sentita come la prima... no ragazzi, non è mica così. Io la sento ancora forte l'emozione, non vedo l'ora di essere lì pronto a scattare. Perchè 42.195 chilometri sono sempre 42.195. E sono tanti, vi assicuro.
A presto,
Stefano

8 commenti:

  1. Hai presente quella cosa del "figo fotonico"?... :)

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  2. Per il ciclo "momento Amarcord", confesserò di aver guardato molto spesso questa foto, prima di quel 23 marzo.
    Il colore dei tuoi capelli comunque mi turba non poco...

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