martedì 3 novembre 2015

Date alla Germania quel che è della Germania

Il web è sempre un'ottima fonte di ispirazione per i miei post e anche questa volta non ha tradito. La rete globale, d'altronde, è frequentata da personaggi molto variegati. Alcuni di questi, purtroppo, sono ignoranti, pubblicano e diffondono notizie a caso. Loro, e i loro seguaci, non meno ignoranti, sono anche persone che hanno diritto di voto.

Quanta disinformazione...

Qualche giorno fa, mi sono imbattuto nella prima immagine di questo post; immagino risalga a luglio 2015, mese durante il quale è imperversato il dibattito sulla crisi greca e sulla possibile uscita della Grecia dall'Unione Europea o dall'area euro. Beh, questa fu pubblicata su una pagina Facebook che allo stato attuale ha poco più di 400.000 like (quattrocentomila!!!), mentre la suddetta immagine conta circa 18.000 gradimenti. Ma porca p*****a, ma come c***o si fa a pubblicare e a credere a certe cose??? Ok, i tedeschi storicamente non sono un popolo simpatico. I tedeschi sono quelli brutti e cattivi, i tedeschi che fanno guidare gli aerei dai malati mentali (il caso Germanwings), i tedeschi sono quelli che affamano l'Europa, i tedeschi sono quelli che inquinano il mondo con i gas di scarico (lo scandalo Volkswagen). Ma rappresentare il popolo tedesco come un branco di capre ignoranti mi pare un tantino illogico. Se qualcuno pensa che nella letteratura, nella scienza, nello sport, nella cultura, nella filosofia, nell'astronomia (e non astrologia, scemi!), nella matematica, nella geometria, nell'arte e nella democrazia i tedeschi non abbiano lasciato traccia, costoro si sbagliano di grosso. Vediamo un po' perché.

La Germania ringrazia Goethe e Schiller a Weimar. Foto di archivio, 6 giugno 2015.

Letteratura: si, effettivamente i dati parlano chiaro. Se in Italia non si leggono libri, certamente si è legittimati ad ignorare l'esistenza di personaggi che la letteratura l'hanno scritta ed influenzata. Di gente come Goethe, Mann, Grass, Hesse e Boll, tanto per fare qualche esempio, se ne è mai sentito parlare da qualche parte?

Einstein e la sua famosa formula (fonte: likesuccess.com)

Scienza: qui c'è proprio da divertirsi. Quali contributi potrà mai aver dato alla scienza la Germania, una nazione che in 115 anni di storia del Premio Nobel annovera ben venticinque vincitori del premio per la fisica, trentacinque vincitori del premio per la chimica e ventiquattro vincitori del premio per la medicina? Tralasciando i numeri, è in buona parte grazie agli scienziati tedeschi che sono state possibili le rivoluzioni scientifiche del primo Novecento (meccanica quantistica e relatività), che influenzano tuttora la nostra tecnologia - anche il computer o lo smartphone dal quale leggete queste righe. Planck, Schrödinger, Einstein, Born, Heisenberg, Hertz sono solo alcuni dei nomi che hanno aiutato l'umanità a conoscere il mondo così come lo conosciamo oggi.

La rete di Mario Götze che regalerà alla Germania il suo quarto Mondiale di calcio (fonte: mondopallone.it)

Sport: in oltre un secolo di storia di Giochi Olimpici, la Germania ha totalizzato la bellezza di 920 medaglie olimpiche (di cui 288 d'oro), secondi solo alle superpotenze USA e Russia. Poi va beh, nel calcio sono i campioni del mondo in carica, nonché vincitori di altre tre edizioni. Leader incontrastati in buona parte delle discipline invernali e da sempre creatori di fenomeni: non sono fenomeni due piloti come Schumacher e Vettel? Senza dimenticare Franziska van Almsick nel nuoto, Dirk Nowitzki nel basket, Boris Becker e Steffi Graf nel tennis.

Numero 1: Michael Schumacher al volante della Ferrari (fonte: otozhaf.com)

Cultura: qualcuno si ricorda di Gutenberg? Un nome si dovrebbe imparare a conoscere già alle elementari. Era tedesco e fu l'inventore della stampa, lo strumento con il quale si è passati dagli amanuensi alla diffusione di massa della cultura. Ah, dimenticavo, un italiano su due non legge nemmeno un libro all'anno, quindi effettivamente l'invenzione della stampa non è molto rilevante (per il popolo italiano). Sotto la voce cultura ricordo inoltre che gente come Kant, Schopenhauer e Nietzsche venivano dalla Germania. Nometti così, a caso.

Stampatori al lavoro (fonte: gutenbergsapprentice.com)

Astrologia. Il termine corretto sarebbe astronomia, ma non voglio infierire su quelli che credono che lo studio dello spazio abbia a che fare con gli oroscopi. Sempre attingendo dagli studi delle scuole medie, mi ricordo che talvolta veniva citato un certo Giovanni Keplero. Questo è in realtà il nome "italianizzato" di Johannes von Kepler, l'astronomo (nato a due passi da Stoccarda) che con le omonime leggi che spiegano il moto dei pianeti. Per chi volesse affermare che "si, ma questo era il Cinquecento" allora cito Max Wolf, uno che nella sua vita ha scoperto circa due duecento asteroidi, ha sviluppato tecniche fotografiche per l'astronomia e ha proposto ad un certo Carl Zeiss l'invenzione del planetario moderno.

Anche le orbite dei pianeti sono una scoperta teutonica (fonte: argomentidifisica.wordpress.com)

Matematica e geometria. Senza nulla togliere a Pitagora ed Euclide, in Germania lo sviluppo della matematica, disciplina con la quale si spiega il mondo, ha reso possibile il progredire delle conoscenze scientifiche. Penso soprattutto a Gauss e a Riemann, ma anche a Jacobi, Cantor, Möbius e Hilbert. Gente a caso.

Gauss: così poco influente che lo misero sulla banconota da 10 marchi (fonte: wikimedia.org)

Arte. Qui potrebbe venirmi in soccorso la mia futura moglie, ma voglio provare da solo a spiegare che, se Dürer e Friedrich sono state delle meteore nel panorama artistico dei loro tempi (Rinascimento e Romanticismo), Gropius e il Bauhaus hanno avuto un'influenza di proporzioni incalcolabili sull'architettura e sul design del Novecento. Il panorama artistico è anche cinema: e allora come dimenticare che la Germania ha dato i natali a gente come Beethoven, Bach, Händel, Wagner, Schumann, Mendelssohn, Brahms, Strauss.

La statua dedicata a Bach nel centro storico di Lipsia. Foto di archivio, 23 marzo 2014.

Democrazia. Certo, il concetto stesso di democrazia nasce nell'antica Grecia. Ma guardando cosa succede oggi, secondo il cosiddetto "indice di democrazia" calcolato dal settimanale The Economist, la Germania è una democrazia completa e si piazza alla tredicesima posizione su 167 paesi valutati. L'Italia è in posizione n.29, la Grecia in posizione n.41 ed entrambe sono considerate "democrazie imperfette".

Dopo questa infinita carrellata di informazioni, non voglio convincere nessuno che la Germania sia meglio della Grecia, dell'Italia o di chissà quale altra nazione. Voglio semplicemente affermare che certe prese di posizione populiste verso alcune popolazioni, soprattutto se europee, sono assolutamente stupide e fuori luogo, ancor più se prive di fondamento, come in questo caso. Ogni nazione ha avuto/ha le proprie eccellenze. La Grecia ha dato molto all'umanità, ma la Germania ha dato anch'essa tantissimo. Ridurre la storia delle nazioni ai soli fatti negativi di decenni e secoli fa non è onesto. Non è giusto.
Bis bald!
Stefano

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