giovedì 21 gennaio 2016

Appunti di viaggio 2015: Georg Schäfer, il museo sotto casa

Capita a tutti quanti di abitare a breve distanza di qualcosa di molto, molto interessante, e differirne la visita in un altro momento. Quante cose dovrei vedere in Piemonte, e invece non ho mai visto... Potrei dire lo stesso della mia attuale esperienza in Franconia. Dopo più di due anni dal mio (primo) arrivo a Schweinfurt, non è stata pianificata alcuna visita al principale museo cittadino, il Georg Schäfer Museum. Sebbene l'edificio che lo ospita sia di recente costruzione, il "cubo di cemento" del Georg Schäfer Museum è già esso stesso un simbolo della città. Merito di una posizione chiave, centrale e sostanzialmente in riva al fiume Meno. Merito dei cartelli sulla A7 e sulla A70 che quando descrivono Schweinfurt come una città "Industrie und Kunst", per Kunst (arte) fanno riferimento proprio al Georg Schäfer Museum. E poi, suvvia, lo vedo a distanza tutte le mattine dalla mia bici, ci passo di fianco ad ogni mio allenamento, era inevitabile che un giorno vi saremmo andati.

Una visione alternativa del Museum Georg Schäfer (fonte: bal-berlin.de)

La storia di questo museo e della sua collezione è decisamente travagliata. La raccolta di dipinti che oggi tutti possono ammirare è appartenuta, fino alla sua morte nel 1975, a Georg Schäfer, uno dei più noti industriali dell'area, in quanto proprietario della FAG (ora sotto il controllo del gruppo Schäffler, uno dei tre grandi gruppi industriali presenti a Schweinfurt assieme a ZF-Sachs e SKF) in compartecipazione con il fratello Otto. Schäfer adorava collezionare opere d'arte, e già negli anni Cinquanta egli progettava di renderle fruibili alla popolazione tramite la costruzione di un museo. Purtroppo solo nel 2000, al termine della crisi che colpì l'economia locale e in particolar modo la FAG, e dopo aver risolto alcune vicissitudini burocratiche con gli enti locali, il museo vide la luce.
Come l'ho descritto prima, il Georg Schäfer Museum è veramente una specie di cubo di cemento. Tutta l'immagine esterna del museo è improntata su forme molto squadrate in calcestruzzo a vista. L'interno riprende le forme dell'esterno, mentre il grigio del cemento viene spezzato solo dalle scale in legno, che lentamente conducono ai due piani ove trova spazio la collezione permanente.

Dentro il Georg Schäfer

Il Georg Schäfer Museum ospita una delle più importanti collezioni private dell'arte tedesca del XIX secolo. Passando dagli albori del XVIII secolo fino agli inizi del ventesimo, la collezione riesce a raccogliere i diversi movimenti artistici – dal romanticismo al secessionismo passando per l'impressionismo. Uno degli aspetti che più colpisce della collezione, è il modo in cui riesce a fondere notevoli opere individuali assieme a gruppi di quadri di artisti importanti e alle creazioni di maestri meno noti.

Il mio preferito, Der abgefangene Liebesbrief di Carl Spitzweg

Perché è un museo di una certa importanza nel panorama artistico della Germania?
Uno dei motivi chiave è che il Georg Schäfer Museum ospita la più grande collezione di opere di Carl Spitzweg (160 dipinti a olio e 110 disegni!), un artista poco conosciuto in Italia, ma creatore di opere sublimi. Non è il solo tedesco a trovare spazio nel Georg Schäfer Museum, anche altri grandi della pittura tedesca, come Adolf Menzel, Caspar David Friedrich e Max Liebermann sono qui ospitati. Ma è indubbio che l'attenzione dei visitatori debba rivolgersi soprattutto alle opere dello Spitzweg. artista tardo-romantico tra i più importanti nel panorama pittorico tedesco. A me sconosciuto fino a quel momento, Spitzweg è stata una sorta di rivelazione: immagini che raccontano la vita della borghesia tedesca, il suo lato più buffo e romantico, per mezzo di dettagli e colori vivaci.
Spitzweg e le sue opere sono ciò che porto con me con maggior affetto della visita al Georg Schäfer, nonché il miglior motivo per visitare questo museo, un piccolo forziere di arte a pochi metri da casa nostra.
Bis bald!
Stefano

La mia personale Top-10 del Museum Georg Schäfer di Schweinfurt:
1. Carl Spitzweg - Der abgefangene Liebesbrief ()
2. Carl Spitzweg - Der Kaktusfreunde ()
3. Carl Spitzweg - Disputierende Mönche ()
4. Thomas Ender - Das Matterhorn
5. Eduard von Grützner - Stilleben mit Schinken, Hummer und Austern
6. Ferdinand Georg Waldmuller - Die vierjährige E. in weinlaubumraktem Fenster ()
7. Carl Begas d. Ä. - Die Schwestern Hufeland ()
8. Johann Sperl - Frühlingszeit
9. Johann Christian Clausen Dahl - Schloss Kronborg bei Mondschein
10. Max Slevogt - Tiroler Landschaft

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