venerdì 18 marzo 2016

Risveglio e accelerazione

Se è difficile tornare a fare delle ripetute, è ancora più dura correrle nel gelo di un inverno che non vuole finire e che persiste anche a metà marzo. Perché correre al freddo non è proprio il massimo (per me), tantomeno facendo ripetute, mai stata la modalità di allenamento più amata. Ma se voglio preparare l'imminente stagione primaverile di corse, senza maratona ma non per questo demotivante, ho bisogno di mettere chilometri nelle gambe. E di farlo bene: il lavoro sulle ripetute garantisce risultati eccezionali.

Sognando di correre in climi un po' più caldi... (fonte: runningmania.it)

Dopo qualche seduta in palestra sul tapis roulant, tra lavoro di fondo e di interval training, ho dovuto confrontarmi con l'uscita all'aria aperta. Impatto forte, quello con le temperature attorno agli zero gradi. Ma non correre in esterni con le recenti belle giornate di sole sarebbe stato un delitto. E allora, rieccomi in pista. Per la precisione, sulla cara Mainradweg, fidata sede di ogni allenamento importante: quattordici chilometri, sui quali distribuire otto chilometri "forti" intervallati da cinquecento metri di (relativo) riposo. Come è andata? Onestamente pensavo peggio... Se la prima ripetuta l'ho fatta a 4'09"/km, dopo è stato un lento ma inesorabile decrescere verso tempi ai quali ero decisamente poco abituato (peggiore ripetuta in 4'22"/km). Ciononostante, ho chiuso il mio classico allenamento di 14 chilometri ad un passo più che positivo: 4'29"/km. Che sia stato solo il preludio?
Io speravo di si. La conferma l'ho avuta pochi giorni dopo su una sessione di allenamento condotta nel medesimo modo, 8x1000 metri intervallati da 500 metri di scarico. Beh, le ripetute le ho corse tra 4'07" e 4'12"/km (che bel miglioramento!). Ma il dato più interessante è che le due ripetute più veloci le ho fatte alla fine, a muscoli esausti. Il mio allenamento lo chiudo in 4'22"/km di passo medio. Oltre un minuto di meno. E nella terza uscita sulla medesima distanza, finalmente a temperature più ragionevoli, mi sono tolto un'altra soddisfazione, due ripetute su otto a 4'04"/km e altri secondi limati sul passo.
Ok, la prima uscita ho scherzato, mi sono scaldato. La seconda ho premuto forte il pedale dell'acceleratore. Dove potranno portarmi le mie gambe questa primavera, però, ancora non lo so...
Bis bald!
Stefano

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