martedì 8 ottobre 2013

Venezia training, tappa 4: gli anelli infiniti

Ciao a tutti!
Mi trovo ormai a meno di tre settimane dalla Venice Marathon, la cui preparazione sta caratterizzando questo autunno. Essendo sempre più vicino questo momento, cresce l'attesa del momento in cui lo starter sparerà il colpo di pistola che darà il via alla competizione. Le gambe stanno friggendo, ma a dire il vero è la testa che è completamente proiettata al 27 ottobre. Ovviamente gli allenamenti continuano: questa settimana gli spostamenti tra Italia e Germania hanno condizionato la frequenza delle sedute di preparazione. In pratica due giorni della settimana sono stati dedicati al trasferimento in auto. Nonostante ciò, il tempo per fare due lunghi, rispettivamente da venti e da venticinque chilometri, l'ho trovato.
La prima sessione da venti chilometri sono riuscito a svolgerla nel classico "circuito" di casa, un anello da circa 2.7 chilometri che si dipana lungo il centro e la circonvallazione di Cercenasco. Sono molto affezionato a questo percorso ad anello, sul quale ho iniziato a correre e sul quale ho corso molti long-run in preparazione delle maratone di Torino e Barcellona. Il percorso ad anello, specie nei pressi di casa tua, ti permette di correre senza la preoccupazione del rischio di infortuni. Se ti fai male, casa tua è vicina. Per un podista alle prime armi come me due anni fa, è un fattore tranquillizzante.
L'esito di questo allenamento è stato decisamente positivo: nonostante la fitta pioggerellina trovata nella mattinata di giovedì, sono riuscito a correre al passo di 4'38"/km. Confrontando la performance di questo allenamento con quanto fatto in passato, sono certo che se corressi ora una mezza maratona, riuscirei ad abbassare il mio personale senza troppi problemi.


Aspetto autunnale della zona ciclabile e pedonale in Ignaz-Schön-Straße

La seconda sessione, da venticinque chilometri circa, corsa ieri sera, è andata decisamente meno bene, ma non è stata... tragica. Ho corso di notte: scelta obbligata, stavolta. Ed obbligatorio è stato scegliere un percorso ad anello nelle strade di Schweinfurt. Correre quindici volte un anello da 1.6 chilometri tra la Ignaz-Schön-Straße e la Fritz-Drescher-Straße, di notte, non è il massimo. Però se serve, si fa. Comunque, correre qui, anche nella città, è un piacere. Non è come in Italia in cui devi divincolarti tra i marciapiedi. Le strade sono corredate di larghe vie pedonali e ciclabili, e correre diventa molto più semplice.
La performance è stata decisamente inferiore alle attese, con un passo medio finale di 4'49"/km. Fino ai sedici chilometri stavo correndo molto bene, intorno a 4'43"/km, poi ho dovuto mollare. Le ginocchia hanno iniziato a far male (e per me è normale quando corro di notte) e le gambe non ne avevano più. La stanchezza del viaggio e le poche ore dormite si sono fatte sentire. Per di più, lungo il percorso ad anello scelto, c'è anche uno strappetto di circa cento metri, intorno al 3-4%. Non molto, ma alla lunga potrebbe aver dato il suo valido contributo all'affaticamento generale. Ciò che più mi preoccupa non è tanto il tempo in sé ma la condizione fisica generale successiva. Se devo descrivermi al termine del lungo di ieri, lo farei così: "a pezzi".

Sede di allenamento, la Fritz-Drescher-Straße (e la sua via ciclabile)

Il vantaggio di essere qui in Germania è che posso (quasi) sempre organizzarmi le giornate come ritengo più opportuno e benefico al fine dell'allenamento. Non ho condizionamenti di orari lavorativi e familiari. Ciò significa che posso allenarmi per bene, proprio come fatto nelle ultime settimane, con tutti i progressi del caso. Inoltre, mangio come, dove e quando voglio. Cosa che si fa sentire anche a livello fisico: finalmente quando salgo sulla bilancia, il display ritorna a segnare 68 chilogrammi. Il mio peso forma, certificato dai medici dell'Istituto di Medicina dello Sport di Torino, è infatti di 67.8 kg.
Tutti motivi per riuscire a guardare con ottimismo e senza alcuna preoccupazione le tre settimane che verranno, quelle tre settimane in cui completerò la preparazione alla Venice Marathon di domenica 27 ottobre.
Bis bald!
Stefano

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