giovedì 3 aprile 2014

Lipsia, patria di musica e di musici

Ciao a tutti!
Il viaggio alla scoperta della Sassonia si sposta da Dresda a Lipsia. La meraviglia della capitale sassone, Dresda, non è facile da ritrovare in un'altra città tedesca. Non era facile da ritrovare a Lipsia, e infatti così è stato. Se a Dresda la ricostruzione postbellica ha cercato di mantenere inalterata l'atmosfera romantica, a Lipsia (o Leipzig, in tedesco) si è puntato tutto sulla modernità. I risultati sono però stati, a parer mio… modesti. Il piccolo centro di Lipsia miscela antico e moderno, ma anche a causa delle sue dimensioni ristrette Lipsia non può reggere il confronto con altre città tedesche (penso a Monaco e Francoforte) in cui le aree moderne sono esse stesse attrazione turistica.

Uno scorcio dello Speckshof

Nonostante ciò, Lipsia può vantare un'elevata qualità della vita e, non a caso, proprio per questo motivo si trova in cima alla classifica delle città più vivibili della Germania. Nella classifica redatta dall'istituto di ricerca GfK, Lipsia ha inaspettatamente superato la vivace Monaco, l'elegante Düsseldorf, la verde Dortmund, la tranquilla e l'accogliente Colonia. E non basta: secondo un'indagine condotta a livello comunitario, Lipsia è la terza città più vivibile d'Europa dopo Groningen e Cracovia.

L'interno della Thomaskirche

Uno dei punti più visitati di Lipsia, se non il più visitato è la Thomaskirche. Questa chiesa posta ai bordi occidentali del centro storico di Lipsia non è famosa tanto per la cifra architettonica o per le opere d'arte che trovano spazio all'interno, quanto per chi vi è sepolto, il compositore Johann Sebastian Bach. Non proprio un pellegrinaggio, quello alla tomba di Bach – posta addirittura nel presbiterio della chiesa – ma è di gran lunga l'edificio di Lipsia in cui abbiamo riscontrato il maggior numero di turisti. Il quale fu sicuramente inferiore rispetto  a quello che si può trovare il venerdì sera e il sabato pomeriggio, in cui si esibisce un noto coro di voci bianche.

Sulla tomba del "sommo"

In questo post non posso che ringraziare il mio collega Luca, un vero appassionato di musica che potrei quasi definire un “devoto” di Bach. Già prima di partire per la Germania, nel settembre 2013 mi disse «vai a Lipsia sulla tomba del sommo» e lo ripeté ogni volta che ci si vedeva. Ora ci sono andato, e come prova mi sono addirittura fatto immortalare da Giulia davanti al sepolcro del grande artista tedesco. Non pago, ho pensato bene di replicare in posizione-direttore d'orchestra proprio nel coro della Thomaskirche, lì dove cantano le voci bianche.

Altes Rathaus, cuore del centro storico di Lipsia

Nel panorama musicale Lipsia riveste primaria importanza, e non solo per la presenza del sepolcro di Bach, che qui visse a lungo e diresse proprio il coro della Thomaskirche. A Bach è dedicato la Bachfest Lepizig, manifestazione che ogni anno celebra il grande artista. Lipsia diede inoltre i natali ad altri compositori, come Richard Wagner e Clara Schumann; un segno indelebile fu lasciato qui da un altro personaggio di rilievo, come Felix Mendelssohn, che vi fondò il locale conservatorio.
Spostandosi ai giorni nostri, i frontman di due delle più famose rockband tedesche, Rammstein e Tokio Hotel, provengono proprio da Lipsia. Non a caso, Lipsia è sede del Wave Gotik Treffen, il festival della musica dallo spirito “dark” in tutte le sue forme, dal metal al punk.

Il monumento in onore di Bach

L'area più “antica” di Lipsia è confinata alla Thomaskirche e alla Markt, attorno alla quale si trovano alcuni edifici tipici del tratto stilistico della Germania, l'Altes Rathaus e la Handelsbörse, un originalissima abitazione in cui troneggia lo stemma della città. Poco lontano, si trova un'altra chiesa, la Nikolaikirche, edificio di aspetto neoclassico da segnalare decisamente di più per la scuola ad esso collegata, in cui vennero formati personaggi del calibro di Leibniz e Wagner.


Mädlerpassage

Una delle particolarità di Lipsia è la presenza di numerose gallerie a carattere commerciale che collegano i diversi isolati all'interno del centro storico, e soprattutto garantiscono un passaggio coperto durante la fredda stagione invernale. La più nota è sicuramente il Mädlerpassage, una galleria dallo spirito liberty che ricorda vagamente le gallerie di Torino. La più suggestiva è però la Speckshof, che si apre di fronte alla Nikolaikirche, dove si possono trovare numerosi negozi e boutique. È possibile soprattutto contemplare le pareti che si aprono sopra gli atri che si incontrano lungo i cento metri della galleria. Guardare per credere (vedi prima foto del post).

Edifici moderni a Lipsia: il City Hochhaus e l'Università

L'area più moderna di Lipsia trova il suo compimento nel lato orientale del centro storico, e personalmente mi lascia perplesso. Originali le opere scultoree lungo la centralissima Grimmaische-Straße, imponente il grattacielo che ospita l'Università di Lipsia, assolutamente fuori dal comune la City Hochhaus, soprannominato anche “Dente del giudizio” per l'evidente forma del suo apice, ma assolutamente da dimenticare la Opernhaus e la Gewandhaus, due (a mio parere, orrende) strutture che riportano facilmente alla memoria il periodo della DDR e del comunismo.

Saluti da Leipzig!

Non da meno, quanto a bruttezza estetica del suo esterno, è l'edificio che ospita il museo che abbiamo scelto di visitare lungo la nostra giornata a Lipsia, il Museum der Bildenden Künste, quello che in Italia verrebbe tradotto come museo delle arti figurative. L'atrocità architettonica di questo fabbricato è inversamente proporzionale alla bellezza delle opere che sono all'interno, tra cui dipinti del Tintoretto e di Rubens. Anche per questo museo, un post dedicato...

La Handelsbörse e, davanti ad essa, il monumento a Goethe

Chiudo il mio post sulla giornata a Lipsia con una citazione dal Faust di Goethe, opera ispirata proprio dalla città sassone, dove Goethe ha vissuto per quattro anni circa: Mein Leipzig lob ich mir! // Es ist ein klein Paris und bildet seine Leute (Mi vanto della mia Lipsia // È una piccola Parigi ed educa il popolo).
Bis bald!
Stefano

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...