lunedì 7 aprile 2014

In coda da Raffaello

Ciao a tutti!
Ho impiegato pochissimo tempo a capire che stare insieme a Giulia mi avrebbe portato a ri-scoprire il gusto della visita ad un museo. La storia dell'arte era per me una delle mie materie preferite a scuola; per Giulia passione, oggetto di studio e quasi ragione di vita. Inevitabile un contatto su questa materia, che è sfociato per la prima volta a Venezia nel nostro primo museo visitato insieme (le Gallerie dell'Accademia: vedi post) ed è continuato a Monaco di Baviera (la Neue Pinakothek: vedi post). In Germania non potrà che continuare, in quanto in Germania c'è moltissima arte da scoprire...
Abbiamo proseguito questo percorso lungo l'arte conservata in Germania durante il weekend sassone a Dresda e a Lipsia. A Dresda, una delle vere attrattive è la Gemäldegalerie Alte Meister: impossibile non dedicare qualche ora della giornata trascorsa a Dresda a questo museo che raccoglie numerose opere provenienti da diversi paesi, tra cui - l'opera più famosa - la Madonna Sistina di Raffaello. Fin da subito, quando avevamo deciso di trascorrere un weekend in Sassonia sapevamo che questo museo no, non ce lo potevamo perdere. Sono rimasto un po' stupito nel vedere le facce stralunate dei miei colleghi quando raccontavo loro che saremmo andati a vedere questo museo. Loro pensavano andassimo a fare una minicrociera sull'Elba...

La Madonna Sistina di Raffaello

La Gemäldegalerie Alte Meister (letteralmente la Pinacoteca dei Maestri antichi) è uno dei vari musei che trovano sede nello Zwinger, il geniale complesso barocco nel centro storico di Dresda. La storia della collezione di dipinti vari dei principi di Sassonia ebbe inizio nel XVII secolo, ma solo nel XIX secolo, a fronte del crescente numero di opere e di visitatori, essa venne esposta del lato orientale dello Zwinger. Come spesso accade, la storia di un museo si lega alle guerre che vi sono succedute. Nel caso della Gemäldegalerie Alte Meister il riferimento è alla Seconda Guerra Mondiale. Messi preventivamente in salvo dai bombardamenti, i dipinti vennero trasportati in Russia e solo nel 1956 trovarono nuovamente collocazione a Dresda.
Come sempre in ogni museo visitato con Giulia non si assiste impassibili alla bellezza di un quadro, ma si discute su argomenti che prendono spunto proprio dalla visione stessa dei quadri. È proprio la Madonna Sistina di Raffaello a suscitare in me un argomento sul quale aprire un dibattito critico. Dunque, è la Madonna Sistina di Raffaello ad essere considerata come l'opera più importante della collezione. Ma perché, penso io, proprio questa è la più grande e non un'opera di Dürer, tanto per dire un nome a caso? Chi stabilisce che è veramente grande, che è superiore alle altre opere? In fondo si parla di valutazioni soggettive. La critica dell'arte vien fuori e mi distrugge con tutta una serie di argomentazioni alle quali non posso replicare. I putti in basso (quelli famosissimi), nuvole con le sembianze di putti, figure senza aureole: sono le innovazioni a rendere grande, un'opera.

L'ala dello Zwinger che ospita la Gemäldegalerie Alte Meister

Intanto, imparo una serie di cose che potranno essere utili nei prossimi musei. Che San Sebastiano e Santa Caterina venissero dipinti rispettivamente trafitto da frecce o con una ruota in mano l'avevo già imparato a Venezia, ma non sapevo ancora che Botticelli dipingeva mani lunghe, Jacob Jordaens ritraeva donne cellulitiche (un po' come nella media delle donne tedesche), a Giulio Romano piaceva un certo tasso di erotismo, e a Cranach il giovane precorreva Jonathan Swift e I viaggi di Gulliver.
C'è materiale per strappare un sorriso, quasi sempre, di fronte ad ogni quadro.
Bis bald!
Stefano

La mia personale Top-10 della Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda:
1. Giorgione, Tiziano - Venere dormiente ()
2. Jan Vermeer - Donna che legge una lettera davanti alla finestra ()
3. Raffaello - Madonna Sistina ()
4. Jan Van Eyck - Trittico di Dresda ()
5. Paolo Veronese - Cena in casa di Simone
6. Correggio - Madonna di San Sebastiano ()
7. Claude Lorrain - Acis e Galatea
8. Peter Paul Rubens - Ercole ubriaco, portato via da Ninfa e Satiro
9. Girolamo da Carpi - Opportunità e pazienza
10. Andrea Del Sarto - Sacrificio di Isacco ()

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