"Più in alto del ghiacciaio, il ghiaccio si apre in larghi campi bianchi e in solchi netti e duri, appena fessurati, fuorché proprio al di sotto del Cervino, per formare uno spiazzo silenzioso e solenne, lastricato, sembra, di marmo bianco in tutta la sua larghezza; abbastanza vasto perché un’armata possa allinearvisi in formazione di battaglia, esso è tuttavia affascinante come un viale di tombe in una città sepolta, e da ogni lato è bordato da scogliere fantomatiche, color viola pallido del granito che sembra, nella sua lontana altezza, irreale quanto il blu scuro del cielo che le domina."
John Ruskin
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Alla base del gigante |
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