domenica 8 marzo 2015

La roccia irreale

"Più in alto del ghiacciaio, il ghiaccio si apre in larghi campi bianchi e in solchi netti e duri, appena fessurati, fuorché proprio al di sotto del Cervino, per formare uno spiazzo silenzioso e solenne, lastricato, sembra, di marmo bianco in tutta la sua larghezza; abbastanza vasto perché un’armata possa allinearvisi in formazione di battaglia, esso è tuttavia affascinante come un viale di tombe in una città sepolta, e da ogni lato è bordato da scogliere fantomatiche, color viola pallido del granito che sembra, nella sua lontana altezza, irreale quanto il blu scuro del cielo che le domina."
John Ruskin

Alla base del gigante

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