mercoledì 4 marzo 2015

Road to Hamburg: la corsa di casa

Ciao a tutti!
Il weekend trascorso a casa è stato tempo prezioso da spendere con gli amici, la famiglia, nella propria terra. Quando si torna indietro pare proprio che quel tempo non sia mai sufficiente.
Nonostante ciò, ho trovato il tempo per continuare l'allenamento. Posso correre fuori, i dodici gradi di sabato scorso sono qualcosa che per ora in Germania non posso far altro che sognare. Niente ripetute, nessuna attenzione all'orologio. Solamente sedici chilometri senza pensare a niente. Quel che più sentivo importante era rimettere i piedi sull'asfalto dove sono "cresciuto podisticamente". Lì ho visto tutti i miei progressi: quando iniziai a praticare la corsa con costanza, correvo a 5'30"/km. Sabato, a cinque anni di distanza, ogni chilometro è stato corso più velocemente di quarantacinque secondi (e nei momenti di grande forma anche un minuto più velocemente). Un gran bel progresso, indubbiamente.

Le strade di casa, la sagoma del Cervino sullo sfondo (© Luciano Carosso)

Ma questo ha importanza relativa. In quel momento, in cui ritrovo un pezzo di antica quotidianità e i luoghi della mia prima gioventù, mi piace osservare un sole che si offusca dietro le foschie, la curva percorsa centinaia di volte, il profilo perfetto del Monviso verso il tramonto, le facce conosciute e quelle meno conosciute, che magari si stanno chiedendo chi è quel ragazzo che corre a perdifiato per le vie del paese. Belle sensazioni che riscopro con grande piacere e che oggi, ne sono conscio, so valorizzare molto di più che in passato. Sensazioni che sono stimolo e forza, ora che sono lontano, ora che penso ad Amburgo.
Bis bald!
Stefano

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