domenica 1 marzo 2015

Quella forma strana e aguzza

"La prima volta che vidi il Cervino avevo tredici anni, bella età in cui ogni cosa è nuova. Ero alla mia prima salita alpina. Dalla vetta modesta d'un monte di duemila metri, nell'alba limpida d'un giorno d'estate, un uomo grande additava a me ed a' miei compagni una grande piramide azzurra, lontana. Nessuna nube offuscava l'orizzonte della vista e dell'animo nostro. «Quello là è il Cervino», ci diceva, e un brivido di ammirazione invadeva le piccole mani alla vista della forma strana ed aguzza che si estolleva nell'estesa infinita dell'altre montagne."
Guido Rey, Il Monte Cervino

"Si estolleva nell'estesa infinita"

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