domenica 3 maggio 2015

Dite trentatré!

"Non c'è due senza tre ed il quarto vien da sé.
È lo scudetto della consacrazione, quello che ti elegge grande squadra che viaggia a ritmi mentali sconosciuti ai più. Dopo il titolo a sorpresa, la conferma e i record, ecco lo scudetto della storia.
In estate hanno festeggiato l'abbandono di Antonio i nostri avversari e i tifosi bianconeri sono caduti nello sconforto. In ritiro ha vinto lo scudetto il Napoli, alla seconda giornata era già campione il Milan, prima della sesta lo aveva sul petto la Roma e gli altri in coda. Purtroppo per loro si sono dovuti svegliare, come sempre, dai sogni fatti sotto l'ombrellone e devono guardare dal video la Juve campione. Acciughina si è ambientato lentamente, poco a poco è entrato nelle menti dei giocatori e ha cambiato con intelligenza sistema di gioco al momento giusto, in una partita europea di Champions. Chiaro il segnale: sapete giocare con il 3-5-2 e adesso anche con il 4-3-1-2. A seconda di partita, momento e avversario si possono ruotare uomini e schemi.
La Juve adesso si è completata ed è una squadra consapevole che non si ferma davanti ad un avversario più forte in Europa e domina in Italia. Un campionato con quattro giornate ancora da giocare non lo avevamo mai vinto, anche questo è un record. È arrivato il momento, aprite le finestre e urlate agli avversari che sono dal dottore a farsi curare le ferite: signora, dica trentatré!
Grazie ragazzi non so più come festeggiarvi!"
Claudio Zuliani

Anche Massimiliano Allegri sull'olimpo dei trionfatori sulla panchina della Juventus (fonte: juventus.com)

Le parole non ci sono più - per questo uso quelle di un tifoso juventino doc. Cosa si può ancora dire su una squadra che negli ultimi quattro anni, ha lasciato le briciole a tutte gli altri team italiani? Come si può celebrare ulteriormente un gruppo che negli ultimi quattro campionati ha rifilato in totale a tutte le altre squadre almeno 76 punti di distacco (quasi un campionato)? Come si può lodare la forza di una società che, cambiano gli uomini (e quest'anno, i condottieri), ma non cambiano i risultati? Come si può ancora encomiare una formazione che solo otto anni fa ritornava nella massima serie dopo l'inferno della B, con lo status della nobile decaduta, e ora guarda tutti dall'alto verso il basso e lentamente inizia a fare capolino anche nel più prestigioso palcoscenico europeo?

33 volte Campioni (fonte: juventus.com)

La stagione non è ancora finita. Se una competizione è già in tasca, altre due ci stanno aspettando, con probabilità di successo chiaramente diverse. Al di là di critiche e commenti invidiosi, noi siamo lì.
Intanto abbiamo goduto anche quest'anno, come pochi. La sfida con la Roma ci ha fatto godere per mesi. Il derby vinto all'ultimo minuto, in dieci uomini, è stato uno spasso - la rete di Pirlo, meravigliosa, è stata per me il gol scudetto. L'1-3 rifilato a Napoli (vittoria che non arrivava da quattordici anni) è stato forse il suggello su un campionato sempre in testa. Nuovi traguardi sono all'orizzonte: ora testa al Real Madrid!

30 novembre 2014, Juventus-Torino 2-1, rete di Andrea Pirlo, per me il gol scudetto (fonte: juventus.com)

Bis bald!
Stefano

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