Amburgo, con tutti i ricordi che ad essa legherò per la maratona che vi ho corso, è stata superata ormai da quasi tre settimane. È passato il tempo del riposo, quella decina di giorni che servono per superare il dolore alle gambe e permettere ai muscoli di "ricostruirsi". Ma non voglio smettere di correre. Perché questa è la bella stagione, e la Germania sta insolitamente regalando giornate di grande caldo e sole. Perché nuovi obiettivi, sebbene non abbiano nulla a che fare con la corsa, sono alle porte - e serve restare in forma. Perché correre, anche quando non ci sono maratone o mezze maratone da concludere, è sempre una grande gioia.
Strade che hanno visto costruire tre maratone... |
Quando si corrono le ripetute non è facile godere a fondo della corsa. L'occhio è sempre rivolto verso il cronometro, la mente alle gambe e al fiato. Correre senza obiettivi (come ad esempio nei lunghi, che io adoro) è ciò che riporta il podista ad una dimensione più naturale. E questo è ciò che pensavo di ritrovare nelle corse di questi giorni. Che si, ho trovato, assieme ad un bel passo. Non ho ancora fatto chissà quanti chilometri, poco più di venti. Ma correre in meno di 4'40"/km a due settimane da Amburgo è motivo di grande soddisfazione. C'è da continuare così, per tutta l'estate. Per ritrovarsi, alla fine di agosto, in grande condizione. La mente, in fondo, è di nuovo laggiù, in fondo ad un traguardo...
Bis bald!
Stefano
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