lunedì 19 gennaio 2015

Dalle ceneri a museo

Ciao a tutti!
Più di una volta ho raccontato come i tedeschi siano straordinariamente bravi nel valorizzare a livello turistico e commerciale il loro tragico passato. Ho due esempi in mente: il Muro di Berlino, meta di tutti i visitatori di Berlino e della quale immagine c'è un vasto sfruttamento, e il Museo del processo di Norimberga, che non ho visitato, ma che deve essere molto interessante, essendo uno dei musei più visitati di Germania.

Rovine del Führerbunker/1 (fonte: flickr.com)

Il popolo tedesco sta per fare centro ancora una volta. E stanno per far fruttare gli anni più tragici della storia tedesca, quelli della Seconda Guerra Mondiale. Pare infatti che verrà ricostruito il Führerbunker, il rifugio berlinese nel quale Hitler ha vissuto le sue ultime settimane di vita con la compagna Eva Braun, e dal quale dirigeva le operazioni di un esercito ormai completamente allo sbando. Il Führerbunker venne distrutto poco tempo dopo la fine della guerra, sull'onda di un sentimento di rinascita, ma soprattutto di rabbia per le eredità del nazismo: una pessima immagine della Germania e dei suoi abitanti, oltre alla distruzione più totale. Di esso non rimane più niente se non un cartello con qualche spiegazione.

Rovine del Führerbunker/2 (fonte: wikipedia.com)

Il tutto con lo scopo di evitare paradossali pellegrinaggi di facinorosi con la svastica ancora ben salda in testa. Pochi o tanti? Il numero potrebbe essere consistente. Mi hanno raccontato che a Coburgo (a un centinaio di chilometri da Schweinfurt), prima città ad essere guidata da un sindaco nazionalsocialista, è tuttora presente un monumento al nazismo, ma questo viene celato ai più, proprio per non trovarsi di fronte orde di invasati in mistica processione. Può essere la ricostruzione del Führerbunker un buon motivo per tornare a Berlino? Pare proprio di no, in quanto la capitale tedesca si è fermamente opposta alla ricostruzione del bunker hitleriano sul suo suolo. Esso potrebbe venir ricostruito a Oberhausen, cittadina poco distante da Düsseldorf. Ovviamente, a puro scopo didattico...

Ciò che rimane del Führerbunker: un cartello (fonte: tripomatic.com)

E noi italiani? Ci limiteremo a raggiungere la Renania Settentrionale-Vestfalia da turisti o sapremo trarre spunto da questa lodevole (seppur criticata) iniziativa? Di luoghi simbolici da riportare alla luce ce ne sarebbero a volontà. Volontà, per l'appunto: è tutto ciò che serve.
Bis bald!
Stefano

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