domenica 25 gennaio 2015

Ich laufe im 2015: Amburgo!

"Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle, è perché non osiamo che diventano difficili."    
Seneca
   
Ciao a tutti!
Come già scritto in alcuni post, qualche giorno fa, ho ripreso l'attività fisica in vista dei prossimi appuntamenti podistici. Dopo quasi tre mesi (se non per due-tre uscite sporadiche) ho ricominciato a correre; da pochissimo mi sto mettendo sotto con la palestra. La bronchite è una brutta bestia: dopo quasi un mese a base di due cicli di antibiotici, propoli, pastiglie di glucocorticoidi (le quali sarebbero dopanti), caramelle all'echinacee, sciroppi alla piantaggine, tisane e antiinfiammatori vari, posso dire di essermi lasciato alle spalle forse il peggior periodo natalizio della mia vita e tre/quattro settimane di scarsa forma fisica. Ora finalmente, il mio ritmo giornata è quello di sempre; sono addirittura tornato a recarmi in ufficio in bicicletta, nonostante le temperature prossime allo zero di questo periodo.

Invasione di maratoneti ad Amburgo! (fonte: haspa-marathon-hamburg.de)

Vita normale: per me non lo è senza la corsa. Ad essere più precisi, non lo è senza pensare ad una maratona. Quest'anno, senza fastidi di alcun tipo, posso pensare di vivere un inverno e una primavera all'insegna di duri allenamenti in vista di un nuovissimo traguardo. È da più di due anni - in sostanza da quando ho terminato la prima maratona a Torino due anni fa - che sogno di correre a Roma. Un centro storico unico al mondo, il fascino della nostra capitale e la difficoltà della corsa sui sampietrini sono sempre stati per me motivi di grande attrazione verso la maratona che si svolge ogni anno a Roma, nella seconda metà di marzo. Quest'anno sarebbe stata domenica 22 marzo: meno di due mesi per prepararla... no, sarebbe una follia, se si considera che è da troppo tempo che non corro con regolarità e sono appena uscito da una bronchite che non mi ha stroncato, ma tuttavia indebolisce. Ne riparliamo nel 2016, dunque.

Quando vorrò sapere dove è l'arrivo, basterà alzare lo sguardo

La meta di riserva, ma che tanto di riserva non è, in quanto era nella lista delle corse "da fare un giorno" è Amburgo. La Haspa Marathon Hamburg 2015 è infatti prevista per il 26 aprile 2015, e ovviamente ha l'indubbio vantaggio di fornirmi molto più tempo per allenarmi in tuta serenità. Tre mesi, d'altronde, sarebbero proprio il tempo canonico per preparare questa corsa. Ma non ci sono solamente motivi di natura squisitamente temporale.

Jungfernstieg, al chilometro 16, si prevede un gran tifo!

Durante i miei viaggi su e giù per la Germania non ho mai nascosto quanto sia stato positivamente impressionato da Amburgo: una città che era delle più malfamate di Germania e poi rinata fino a diventare ambitissima meta turistica. Il percorso della Haspa Marathon Hamburg attraversa quasi ogni punto topico della seconda città di Germania, fatta eccezione per per la Hafencity (l'antica zona portuale) e la Rathausmarkt. Un percorso di sicuro interesse per i miei occhi, e l'occasione di tornare in questa meravigliosa città.

Zollkanal, ed è già passato un terzo di corsa

E poi, ci sono motivi di natura tecnica. Amburgo si trova nella parte più settentrionale del territorio tedesco, ad un'ora e mezza di auto dal confine con la Danimarca: nonostante sia aprile, un clima fresco in corsa è pressoché assicurato. Inoltre, Amburgo è una città molto vicina al mare - si trova sulle sponde dell'Elba, che di lì a poco va a sfociare nel Mare del Nord - e quindi dovrebbe risultare pianeggiante, fatta eccezione per possibili ponti e cavalcavia (che so con certezza esserci), ma quello lo scoprirò solo il giorno della maratona. Sul percorso ci sarà tempo più avanti per pensarci. Mi fa ben sperare che il record della corsa, 2h05'30'' stabilito nel 2013, è molto basso, solo due minuti mezzo più lento del record del mondo corso a Berlino quattro mesi fa. Tutti fattori positivi in vista di un (speriamo) miglioramento del personale.

Con la speranza che all'arrivo ci sia di nuovo tutta questa felicità...

Ma non di soli record vive un podista. Ci sono emozioni difficili da spiegare quando si corre una maratona, indipendentemente da dove si corre. Italia o Germania, non fa differenza. Ciò che serve sono 42,195 chilometri da vivere intensamente. That's all.
Bis bald!
Stefano

2 commenti:

  1. ciao stefano
    complimenti sei un maratoneta convinto!!! sai mia sorella gemella è maratoneta da poco e sentir parlare te della corsa con questo meraviglioso entusiasmo mi fa pensare a lei! lei ha partecipato ad ottobre a quella di n.y. la sua prima grande maratona!bellissime davvero poi le foto di amburgo...uhm mi piacerebbe visitarla ...della germania per ora ho visto solo berlino e monaco..
    ti auguro una buonissima giornata
    daniela

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    Risposte
    1. Cavolo dura quella di New York! Quando sarò più vecchio magari un giorno ci proverò anch'io a NYC...

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