Guido Rey, Il Monte Cervino
Per gli appassionati della grande montagna e della storia dell'alpinismo, questo è un volume imperdibile. Il Monte Cervino, dal quale sto pubblicando in queste pagine alcune emozionanti frasi sull'omonimo Gigante delle Alpi, è un volume che risale ormai al 1904, quando fu pubblicato per la prima volta da Hoepli. Quella che ho letto è un'edizione anastatica (l'esatta riproduzione) della prima edizione, con l'eccezionale prefazione di una firma eccellente, quella di Edmondo De Amicis, e con illustrazioni e fotografie d'autore.
Credo che siano tre i motivi principali per cui valga la pena passare qualche ora su questo volume. In primis, racconta gli uomini (quelli di montagna ma non esclusivamente) di centocinquanta anni fa, quando l'alpinismo era ben altra cosa rispetto all'ipertecnologia del giorno d'oggi. Dalle parole di Rey, l'alpinismo pare essere poesia, sentimento, desiderio di conoscenza. In secondo luogo, è il fedele ed onesto racconto della grande lotta per la conquista del Cervino tra due grandi uomini, l'inglese Whymper e il valdostano Carrel, che hanno consacrato la loro vita a questa montagna.
E ultimo ma non meno importante, Il Monte Cervino, nei suoi ultimi capitoli, è un sincero racconto di ciò che si prova dentro a scalare le montagne. Io non ho mai salito montagne come il Cervino - e chissà se mai lo farò - Ho sempre e solo utilizzato le mie gambe, mai braccia, corde, chiodi e piccozze. Ma arrivare in cima, che sia il Cervino o siano i monti che per anni hai visto dalla finestra di casa, regala sensazioni indescrivibili che ritengo universali. Rey le mise su carta, oserei dire in maniera perfetta.
Credo che siano tre i motivi principali per cui valga la pena passare qualche ora su questo volume. In primis, racconta gli uomini (quelli di montagna ma non esclusivamente) di centocinquanta anni fa, quando l'alpinismo era ben altra cosa rispetto all'ipertecnologia del giorno d'oggi. Dalle parole di Rey, l'alpinismo pare essere poesia, sentimento, desiderio di conoscenza. In secondo luogo, è il fedele ed onesto racconto della grande lotta per la conquista del Cervino tra due grandi uomini, l'inglese Whymper e il valdostano Carrel, che hanno consacrato la loro vita a questa montagna.
E ultimo ma non meno importante, Il Monte Cervino, nei suoi ultimi capitoli, è un sincero racconto di ciò che si prova dentro a scalare le montagne. Io non ho mai salito montagne come il Cervino - e chissà se mai lo farò - Ho sempre e solo utilizzato le mie gambe, mai braccia, corde, chiodi e piccozze. Ma arrivare in cima, che sia il Cervino o siano i monti che per anni hai visto dalla finestra di casa, regala sensazioni indescrivibili che ritengo universali. Rey le mise su carta, oserei dire in maniera perfetta.
Bis bald!
Stefano
Giudizio: 9/10 ««««««««««
Stefano
Giudizio: 9/10 ««««««««««
Nessun commento:
Posta un commento