Ciao a tutti!
Amburgo si avvicina sempre di più, ora sono solamente più due i giorni di distanza (e quale chilometro) da questo appuntamento che attendo da mesi. Credo sia giunto l'ora di fare qualche riflessione su ciò che potrebbe essere domenica. Perché in fondo adoro fare il punto della situazione, un po' per schiarirmi le idee scrivendo, un po' per sfogarmi.
Dunque, parto dall'obiettivo. Stavolta punto al bersaglio grosso: 3h15, questo è ciò che proverò a correre. La strategia di corsa sarà diversa: fin dal primo chilometro proverò a correre a 4'37”/km. Senza pensare a che tempo potrei fare con un certo ritmo, senza pensare a come migliorare il personale, l'obiettivo è correre, il più costantemente possibile, a quel ritmo. Con 4'37”/km si chiude entro le tre ore e quindici minuti. Se avanza qualche energia, tanto di guadagnato per il finale. Se crollerò, pazienza, io ci avrò provato.
Amburgo si avvicina sempre di più, ora sono solamente più due i giorni di distanza (e quale chilometro) da questo appuntamento che attendo da mesi. Credo sia giunto l'ora di fare qualche riflessione su ciò che potrebbe essere domenica. Perché in fondo adoro fare il punto della situazione, un po' per schiarirmi le idee scrivendo, un po' per sfogarmi.
Dunque, parto dall'obiettivo. Stavolta punto al bersaglio grosso: 3h15, questo è ciò che proverò a correre. La strategia di corsa sarà diversa: fin dal primo chilometro proverò a correre a 4'37”/km. Senza pensare a che tempo potrei fare con un certo ritmo, senza pensare a come migliorare il personale, l'obiettivo è correre, il più costantemente possibile, a quel ritmo. Con 4'37”/km si chiude entro le tre ore e quindici minuti. Se avanza qualche energia, tanto di guadagnato per il finale. Se crollerò, pazienza, io ci avrò provato.
Partenza, via! (fonte: haspa-marathon-hamburg.de) |
Quest'obiettivo è frutto di allenamenti che mi hanno fornito indicazioni positive. Il metodo “30-20-10” mi ha lasciato delle sensazioni positive nelle ultime uscite e anche i lunghi, forse a parte quello dei 35 chilometri (dal quale sono rimasto parzialmente deluso), hanno confermato che la preparazione è stata buona. Questo è ciò che sento ora, il riscontro sarà ovviamente solo domenica. Il morale è alto, io in cuor mio credo di potercela fare. È una di quelle convinzioni che nasce da dentro, dal cuore. O forse dalle gambe degli ultimi giorni.
Il conto alla rovescia sta per finire... (fonte: haspa-marathon-hamburg.de) |
Tre sono i fattori che mi lasciano ancora perplesso. Il primo è il peso forma, mai raggiunto completamente durante la preparazione. Natale e le prime settimane dell'anno, anche grazie al riposo forzato causa influenza, ha portato con sé un aumento ponderale che non sono mai riuscito a recuperare completamente. Non posso che sperare che non abbia molta influenza, domenica mattina. Il secondo fattore è il meteo: se da un lato non sono previste temperature eccessivamente calde (nonostante i 25°C toccati nel pomeriggio di oggi), c'è possibilità di pioggia e soprattutto è annunciata la presenza di vento sul percorso; non saranno raffiche da tempesta, ma 20 km/h è già una brezza che può infastidire gli atleti e le loro prestazioni.
Poi c'è il numero di partecipanti: per domenica sono previsti 19.000 maratoneti, e già a Barcellona, poco più di due anni fa, constatai come un elevato numero di podisti può creare problemi a chi vuole mantenere un ritmo costante di gara. Tra sorpassi e rallentamenti, il corpo subisce decelerazioni e accelerazioni che, proprio come un'automobile, costringono a consumare più energia.
Poi c'è il numero di partecipanti: per domenica sono previsti 19.000 maratoneti, e già a Barcellona, poco più di due anni fa, constatai come un elevato numero di podisti può creare problemi a chi vuole mantenere un ritmo costante di gara. Tra sorpassi e rallentamenti, il corpo subisce decelerazioni e accelerazioni che, proprio come un'automobile, costringono a consumare più energia.
Gambe, tappeti rossi... (fonte: haspa-marathon-hamburg.de) |
Il confronto con l'ultima maratona a Venezia mi fornisce però spunti di positività. A partire dal percorso: ad Amburgo sarà sicuramente più lineare, senza i zig-zag di Mestre e del Parco San Giuliano, senza l'infinito Ponte della Libertà esposto alle raffiche di vento e soprattutto senza i ponti dell'isola di Venezia. Il traguardo stavolta sarà un bel rettilineo, che immagino piatto come un tavolo da biliardo… E poi c'è il fattore alimentazione, domani sera sarò in residence e non in albergo, potrò preparare la cena e la colazione pre-gara come meglio credo, come il dio della maratona impone ai suoi sudditi.
Le carte sono tutte sul tavolo, ora. Bisogna disporle, c'è una linea di quarantadue chilometri da coprire, in qualcosa più di tre ore. Sta per finire il tempo delle parole, inizia quello della corsa.
Bis bald!
Stefano
Le carte sono tutte sul tavolo, ora. Bisogna disporle, c'è una linea di quarantadue chilometri da coprire, in qualcosa più di tre ore. Sta per finire il tempo delle parole, inizia quello della corsa.
Bis bald!
Stefano
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