Sono passati più di tre mesi, quasi quattro ormai, da quando annunciai (vedi post del 7 marzo 2013) che nel corso del 2013 mi sarei trasferito in Germania per lavoro. In quel post, uno sfogo, per me quasi una liberazione, fui piuttosto vago quanto a date o tempistiche. Il tempo però scorre veloce, velocissimo. Ed anche la partenza per Schweinfurt (mia futura sede di lavoro in alta Baviera) si avvicina.
Il simbolo della città di Schweinfurt, i cinghiali (foto di archivio, 14 settembre 2011) |
Il fatidico momento avverrà a settembre. Non c'è ancora al momento una data ufficiale ma le date papabili per la mia partenza sono quelle del 2 o del 16 settembre, con maggiore probabilità per la prima.
Sale l'attesa ma sale anche il timore per questo momento che verrà. È lecito preoccuparsi per questo, sono pur sempre un essere umano con tutte le paure che lo contraddistinguono. Paura di non essere all'altezza della situazione, di non rendere al massimo o più semplicemente di non ambientarsi. Oppure di non riuscire a imparare il tedesco, non mi sono mai sentito particolarmente portato per le lingue straniere. Tutto ciò è come... una specie di "ansia da prestazione". Cosa che durante il corso della mia vita mi è capitato ben poco.
Voglio far bene e il pensare all'ipotesi di non potervi riuscire non mi fa stare sereno al 100%. Ah, ovviamente questi pensieri sorgono quando mi trovo in un contesto lavorativo. In montagna o durante una corsa, sono ben lontani dalla mia mente o comunque, sono pensieri innocui.
Sale l'attesa ma sale anche il timore per questo momento che verrà. È lecito preoccuparsi per questo, sono pur sempre un essere umano con tutte le paure che lo contraddistinguono. Paura di non essere all'altezza della situazione, di non rendere al massimo o più semplicemente di non ambientarsi. Oppure di non riuscire a imparare il tedesco, non mi sono mai sentito particolarmente portato per le lingue straniere. Tutto ciò è come... una specie di "ansia da prestazione". Cosa che durante il corso della mia vita mi è capitato ben poco.
Voglio far bene e il pensare all'ipotesi di non potervi riuscire non mi fa stare sereno al 100%. Ah, ovviamente questi pensieri sorgono quando mi trovo in un contesto lavorativo. In montagna o durante una corsa, sono ben lontani dalla mia mente o comunque, sono pensieri innocui.
Il municipio (Rathaus, in tedesco) di Schweinfurt (foto di archivio, 14 settembre 2011) |
Ma più di ogni altra cosa, è la paura dell'allontanamento e del radicale cambiamento: sarò da solo, senza la mia famiglia e i miei amici, senza Giulia (a momenti, spero), ma con una "vita" da gestire. Questa è in realtà la vera sfida. Imparare a vivere, finalmente. Voglio comunque pensare anche ai lati più belli: un salto a Monaco di Baviera, all'Allianz Arena per vedere i campioni d'Europa del Bayern Monaco e magari per vivere l'atmosfera dell'Oktoberfest (solo viverla, dato che non posso bere birra); una gita a Berlino per la maratona più importante d'Europa.
Tanti mi chiedono quando partirò. Ora l'ho detto: a settembre. Ma settembre, tutto sommato, è ancora lontano. Quante incredibili esperienze vivrò nei due mesi che verranno... e zero tempo per le paranoie, soprattutto!
A presto,
Stefano
il 2 o il 16? dai che gli fai mangiare wurstel e crauti a sti crucchi di m...!!! hanno la fobia di noi italiani(vedi lo scorso europeo, o la mitica partita italia- germania di berlino 2006 o ancora italia- germania 4-3!!!) quindi vai alla conquista della Baviera a testa alta noi amici siam con te!a presto fatti sentire prima di partire l mio numero ce l'hai!!!
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