martedì 6 agosto 2013

Nel regno degli iris

Ciao a tutti!
La sesta tappa del trekking pirenaico doveva essere un lungo trasferimento dalla Spagna alla Francia. Forse, ma solo all'apparenza, la frazione meno interessante in programma. Niente di tutto ciò, il ritorno a Gavarnie, nella giornata più afosa della settimana ha regalato inaspettati panorami, conditi abbondantemente dal re della flora pirenaica, l'Iris latifolia, detto anche iris dei Pirenei. Già incontrato numerose volte sul sentiero, mai come oggi questo fiore è il dominatore incontrastato nei verdissimi prati pirenaici.

La costante della sesta tappa, l'Iris latifolia

La partenza da San Nicolas de Bujaruelo avviene con una suggestiva foto di gruppo. Proprio a fianco del rifugio si trova un caratteristico ponte in pietra (sarà romano?): Bruno e Daniela mi suggeriscono l'idea ed è così che l'intero gruppo si schiera in fila sul camminamento del ponte, per realizzare una delle fotografie più originali del trekking. Ma dopo è tempo di salita, sono circa un migliaio i metri di dislivello da coprire per arrivare al passo che segna il confine franco-spagnolo, il Port de Boucharo. Questa salita scorre veloce ed in totale tranquillità, Anna scandisce in testa un ritmo decisamente compassato e facilmente sostenibile anche dai trekker meno allenati.

Suggestiva foto di gruppo sul ponte di San Nicolas de Bujaruelo


L'arrivo al confine è caratterizzato da un vento fortissimo. Difficile camminare "normalmente", le capigliature si deformano ad uso e piacere. L'ampia apertura panoramica che offre il Port de Boucharo è assai invitante per una pausa, dietro le prime rocce si è sufficientemente riparati. Alcuni del gruppo stanno tramando con i capogita per una possibile variazione sul percorso. Nel frattempo, ne approfitto per mangiare. Saggia decisione: alla fine delle discussioni, un gruppetto di escursionisti (diciamo quelli più in forma) decide di salire sulla cima soprastante, il Pic Entre Les Ports (2484 metri). Lascio lo zaino sulle rocce e mi aggrego ovviamente a loro, per questo piacevole fuori programma.

La verdeggiante Vallée des Pouey d'Aspè


La salita al Pic Entre Les Ports sarebbe una piacevole passeggiata, ripida e un pochino esposta, ma breve. Purtroppo il fortissimo vento che soffia rende tutto più complicato. Camminando in un senso si è trasportati dalla corrente, camminando nell'altro si è letteralmente bloccati. Insomma, è un gran bel fastidio. Proprio per questo, c'è tantissima soddisfazione e un reciproco complimentarsi giunti in vetta. Lì vi troviamo una costruzione in pietra, in condizioni piuttosto disastrate. Una specie di nuraghe, sembra. Ottima per trovarvi riparo dal vento, in quei cinque minuti di riposo che ci competono prima di scendere. La discesa è uno spasso, ci si può lanciare senza alcun problema, ci pensa il vento a frenarti!

Il Cirque de Gavarnie e la sua cascata, circondata da meravigliosi iris


Tornati al colle, è già ora di rimettersi lo zaino in spalla per iniziare la discesa verso Gavarnie. Si scende nella Vallée des Pouey d'Aspè, una valle semplicemente magica. Una verde prateria, ruscelli colmi d'acqua, animali al pascolo a sinistra, cascate a destra. Insomma, finora nei Pirenei, questo è il paradiso dei paradisi. Ora, già questo insieme che ho descritto è sufficiente per rendere incantevole un luogo...ma quando poi compare il re della flora pirenaica, l'iris dei Pirenei, allora... E non spunta sporadicamente, ma è un continuum di fioritura viola. Finito qui? No no, amici... La celestiale visione si completa definitivamente quando, superato a mezza costa la Peyre Secs, si entra nel Plateau de Bellevue: i prati sono completamente ricoperti da iris in fiore e di fronte hai quello show della natura che è il Cirque de Gavarnie e le sue cascate. La più grande ha un salto complessivo di 422 metri ed è la più alta d'Europa.

La cascata più grande d'Europa, più di quattrocento metri di salto


Io provo a descrivere tutta questa bellezza, a trasmettere con le mie parole tutta il mio stupore per ciò che la natura ci ha regalato, tento anche con le mie fotografie a cogliere quella scena che descrive l'incanto di questi monti. Ci provo ma mi rendo conto che è praticamente impossibile, certe impressioni vanno vissute dal vivo.
Quando il Cirque de Gavarnie sparisce dalla nostra vista, rimangono ad accompagnarci solo il caldo infernale ed un potentissimo sole battente, fino all'arrivo al Refuge La Grange de Holle. Il ritorno a Gavarnie ha un sapore particolare: in fondo siamo arrivati al termine e sulla carta il trekking sarebbe concluso, ma tutti sappiamo bene che manca ancora una salita, quella alla Bréche de Roland, per completare il programma del tour nei Pirenei centrali. Proprio per questo, i prati intorno al rifugio sono un'ottima via di fuga per cercare, chi con un'improvvisata lezione di yoga, chi con sane chiacchierate, chi con un boccale di birra in mano, il relax giusto per gli ultimi 1500 metri di salita nei Pirenei.

In cima al Pic Entre Les Ports!


A presto, per l'ultima ascensione pirenaica!
Stefano

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