Ciao a tutti!
Tutto il gotha dell'alpinismo è racchiuso in questo volume, Sul tetto del mondo, un'antologia di racconti proposta da Newton&Compton, che hanno come unico filo conduttore la montagna e il mezzo più estremo per viverla, l'alpinismo. La gioia più sfrenata per la conquista della vetta, e la disperazione per la perdita di un compagno, questo è l'alpinismo. Questo è ciò che si respira in queste pagine, nei trentuno racconti tratti da altrettanti libri che raccontano alcune tra le più grandi imprese o tragedie dell'alpinismo, dalle Alpi all'Himalaya.
I nomi che affollano l'indice dei racconti è di quelli che illumina gli occhi di ogni amante della montagna: Bonatti, Herzog, Mallory, Messner e molti altri. Ma è l'intensità di questi momenti di storia dell'alpinismo che tiene il lettore incollato. Non mancano momenti memorabili nel lungo viaggio dell'uomo alla conquista delle vette più inaccessibili, pietre miliari come la salita del Cervino da parte di Edward Whymper e della sua cordata, la prima salita in solitaria senza ossigeno dell'Everest da parte di Reinhold Messner o la prima scesa del Nanga Parbat da parte di Hermann Buhl.
Due racconti su tutti ho trovato più avvincenti di altri, forse perché ad essi è stato dedicato più spazio, e quindi una descrizione più corposa. Uno è in La scalata, che racconta il tentativo di René Desmaison di aprire una via sullo sperone Walker delle Grande Jorasses, terminato tragicamente con la morte del suo compagno di avventura. L'altro è Il ragno bianco, dall'omonimo libro di Heinrich Harrer, e racconta la prima ascensione all'Eiger tramite la sua leggendaria parete nord.
La tragedia e la felicità sono due facce della stessa medaglia, quella durissima della montagna. Concentrate in poco più di cinquecento pagine, che a detta delle persone che hanno letto questo libro, "fanno tornare la voglia di scalare"...
Bis bald!
Stefano
Giudizio: 7/10 ««««««««««
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