domenica 9 febbraio 2014

Vi presento la Baviera: Aschaffenburg

Ciao a tutti!
La storia di questa tappa del viaggio in Baviera che mi accingo a descrivere è un po' particolare, diversa dal solito. Aschaffenburg non è menzionata come una località di grande spessore turistico, eppure il solo nome mi ha sempre esercitato una certa attrazione. Poi scopro che nella copertina della guida turistica della Baviera vi è l'immagine del suo castello, e allora penso "si, devo proprio andarci" nonostante la guida stessa non la reputi una località di primaria importanza.

Lo Schloss Johannisburg di Aschaffenburg

Aschaffenburg fa parte del territorio bavarese, in quello stretto lembo compresso tra l'Assia e il Baden-Württemberg. In realtà i suoi abitanti non si sentono bavaresi. L'influenza di Magonza (dista circa 60 chilometri), città della Renania-Palatinato, sotto il quale arcivescovado si trovava proprio Aschaffenburg, è ancora molto forte ora.
Pur non essendo una delle quattro città tedesche dell'automobile (Wolfsburg, Ingolstadt, Monaco di Baviera e Stoccarda), Aschaffenburg mantiene una certa importanza all'interno di questa realtà industriale. La maggioranza dei volanti per i rinomati marchi tedeschi viene prodotta proprio qui. Curiosità: qui venne aperta la prima scuola guida dell'intera Germania.

Il meraviglioso cortile dello Schloss Johannisburg

Aschaffenburg è una delle città più massacrate dai bombardamenti bellici e si vede. Sono pochissimi gli edifici storici degni di nota. Uno è sicuramente il castello già citato in precedenza, lo Schloss Johannisburg, una possente roccaforte che domina il Meno, un bellissimo connubio tra residenza vescovile e fortezza. Non ha esattamente l'aspetto di una struttura difensiva, ma ha quattro robuste torri agli angoli che gli conferiscono autorità; non ha la ricchezza artistica del palazzo "di piacere" ma il cortile interno è assai elegante. Il cortile dello Schloss Johannisburg è un'esperienza da vivere: vederlo così, enorme e vuoto (come solo in un grigio sabato di febbraio potrebbe essere) stride con l'immaginario del castello che secoli fa era il fulcro della vita cittadina.

Stifsplatz

L'altra opera degna di nota è la Stifskirche, un'altra chiesa da annoverare nel genere "atipico tedesco". Nel suo complesso è un edificio interessante e gradevole, soprattutto per la sua ricchezza decorativa in ogni sua parte, soprattutto nel portico e nel chiostro entrambi romanici. La chiesa è altrettanto originale, soprattutto per la miscellanea tra le opere cinquecentesche che la decorano ed alcuni oggetti di arte moderna all'interno.
All'uscita della chiesa, scendendo la scalinata non si può fare a meno di notare contrasto tra il moderno municipio a sinistra, degno della peggior architettura degli Anni '60 e una - tra le poche rimaste - casa a graticcio a destra, un classico qui in Germania.

Saluti da Aschaffenburg!

Vado via da Aschaffenburg con un po' di amaro in bocca. Per quanto il castello valga effettivamente "il prezzo del biglietto", è una città che dà il meglio di sé in primavera ed estate, stagioni durante le quali può rivalutarsi parecchio. Perché oltre al castello sul Meno, Aschaffenburg non ha molto da offrire...
Bis bald!
Stefano

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