Esattamente una settimana fa sottoponevo il mio ginocchio destro a risonanza magnetica (vedi post). Qualche accertamento in più non guasta mai, quando si tratta della propria salute e anche di un futuro sportivo, seppur amatoriale. Non ho ancora ricevuto gli esiti né tantomeno un parere di un esperto a tal proposito, ma nella settimana che sta terminando ho riscontrato qualche… evoluzione.
Si potrebbe riassumere nella consueta forma “una notizia buona ed una cattiva”. Partiamo da quella buona: durante alcuni gesti il ginocchio non fa più male. Non è poco, permettersi di fare le scale senza percepire fastidio alcuno, o poter pedalare per Schweinfurt senza la fitta nel ginocchio ad ogni colpo di pedale. Martedì il dolore in sella è stato archiviato, e ho potuto completare la giornata con circa dieci chilometri in sella senza problemi.
La notizia cattiva è invece nel test di corsa: mercoledì ho provato di nuovo a valutare la reazione del ginocchio ad uno stimolo più importante. Dopo poco più di un chilometro ho dovuto desistere. Il solito disturbo si è ripresentato inesorabile; non ho atteso a fermarmi nella falcata, so che non potrebbe che peggiorare. Per me questa era un po' come l'ultima chiamata: o adesso il ginocchio va o rinuncio. Parlo della maratona che era in programma per questa primavera. Il 6 aprile 2014 avrei dovuto trovarmi sugli Champs-Èlysées, sulla linea di partenza della Marathon de Paris, e invece niente da fare. Devo dare definitivamente forfait ed eventualmente, nel caso di recupero nei trenta giorni che verranno, puntare ad una maratona di maggio in Germania. Ratisbona, Amburgo e Mainz sarebbero ottime alternative, così come Düsseldorf, Hannover e Würzburg a fine aprile. Oppure qualche maratona nel Nord Europa a giugno, soluzione estrema. Ma è tutto più che incerto, ovviamente.
Per la giornata di giovedì, vista la bellissima giornata di sole dopo una lunga serie di giorni cinerei, avevo pianificato un ritaglio di tempo da dedicare esclusivamente alla bici: il mio programma prevedeva di uscire dall'ufficio un'ora prima, prendere la bici e, prima di andare al corso di tedesco, pedalare fino a Schonungen, seguendo la Mainradweg. Sarebbero stati una quindicina di chilometri, per aumentare dolcemente il chilometraggio nelle gambe. Già, sarebbero…
Già che ci sono analizzo la frattura |
Il destino evidentemente vuole che questo in questo periodo mi venga negata qualsiasi tipo di rotazione: prima quella del ginocchio, ora quella della chiave nella serratura. Questo episodio è da annoverare nella classifica delle sfighe più improbabili: inserisco la chiave nella serratura che blocca la bici, sento un meccanismo più duro del solito. Provo a girare… E la chiave mi rimane in mano, rotta. E non sono un energumeno. Non mi ricordo più, ma... e se fosse un prodotto "made in Germany"???
Fortunatamente ieri ho risolto il problema grazie ad un paio di pinze e del lubrificante preso in prestito dal laboratorio (…Stefan und Walter, danke!). Ma niente pedalata, e intanto il cielo si copre velocemente di nubi che non promettono niente di buono.
Tutto rimandato alla prossima settimana, una settimana di quelle importanti, in cui attendo risposte più chiare sul mio ginocchio e soprattutto nuovi miglioramenti. Frase d'ordine: incrociare le dita!
Bis bald!
Stefano
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