Dopo un mese e mezzo dall'inizio del piccolo calvario al ginocchio destro, si inizia finalmente a intravedere qualche concreto miglioramento e qualche soluzione al problema.
Innanzitutto, c'è da dire che ho archiviato ogni tipo di fastidio durante il gesto della pedalata. Ho ripreso ad utilizzare con continuità la bicicletta per recarmi a lavoro, nonostante qualche problema tecnico. La notizia più confortante è di domenica scorsa, durante la quale ho raggiunto Volkach, ridente cittadina affacciata sul Meno, percorrendo in bicicletta la Mainradweg in direzione Würzburg. Non è stata una normale passeggiata domenicale, qualcosa di più. Volevo veramente capire la reazione del ginocchio ad uno sforzo superiore alla media. Ebbene, quasi 62 chilometri ad una media di quasi 20 km/h, senza alcun problema, sono stati un test superato più che positivamente. Ed io, sono ora molto più sollevato in chiave futura (vacanze in bicicletta?).
Il ginocchio "dentro"... |
Durante la scorsa settimana, ho avuto inoltre il responso della risonanza magnetica e della visita ortopedica, che avrebbero dovuto fugare i dubbi sulla reale situazione del mio ginocchio.
L'esito della risonanza è stato confortante. Nessuna lesione (forse me ne sarei accorto, eh?), l'unica leggera anomalia è in un assottigliamento del menisco mediale. Il quale non ha nulla a che fare con il mio problema, dato che il dolore si manifesta nel compartimento esterno del ginocchio. Quindi, apparentemente nessuna deviazione dalla normalità. La visita ortopedica ha invece - spero - chiarito la situazione. Dopo un po' di movimenti, flessioni e pressioni, l'ortopedico ha individuato il problema in un'infiammazione del legamento esterno, oltre a confermarmi la condropatia rotulea (probabilmente scatenata dall'infiammazione tendinea). Possibili soluzioni: infiltrazioni o tecarterapia - della quale so poco, ma a tal riguardo ho ricevuto un ottimo feedback - in aggiunta al percorso di rinforzo muscolare che sto già praticando.
Però fino a Volkach ci sono arrivato... |
Sceglierò sicuramente la seconda opzione, di schifezze nel nostro corpo ne entrano già a sufficienza durante tutta la vita. Avendo un'alternativa che pare molto valida, la percorrerò sicuramente. Dato che sulla salute ci voglio vedere chiaro, aspetterò di essere in Italia (in estate, quindi) per sottopormi a questa tecnica per recuperare l'infiammazione. Questo implica molto probabilmente la totale rinuncia ad ogni tipo di corsa per tutta la prima parte dell'anno. Sono dispiaciuto, però, dopo un mese e mezzo sono già rassegnato e ho avuto il tempo di valutare altre opzioni da percorrere.
Bicicletta, prima di tutto, per arrivare in forma ad un'estate in cui spero di ripetere con Giulia un'avventura simile a quella dello scorso anno sul Danubio.
E non solo, ho in testa un'idea che mi piace considerare "folle ma non troppo" che mi sta dando molti stimoli in questo periodo in cui ho dovuto forzatamente metter da parte lo sport che più amo. Questo è però tutto un altro discorso, che merita una discussione a parte...
Bis bald!
Stefano
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