domenica 8 dicembre 2013

Città che vai, würstel che trovi

Ciao a tutti!
“Würstel e crauti”. Assieme alla birra, sono loro i protagonisti dei più noti luoghi comuni che noi italiani amiamo citare sui tedeschi. Ce ne sono tanti di luoghi comuni sui tedeschi, ma questo tanto sbagliato non è. Vai a Monaco, o a Norimberga, e trovi veramente cibo di tutti i tipi, e anche buono. Ma questi salsicciotti non mancano mai, nelle bancarelle dei Weihnachtsmarkt oppure in qualsiasi ristorante o birreria.

Münchner Bratwürst in cottura ai Weihnachtsmarkt di Monaco di Baviera.

Si fa però presto a dire würstel. L'italiano come me, che non ha mai amato particolarmente questo oggetto della cucina anglosassone, conosce in realtà solo uno/due dei vari tipi di würstel che vengono prodotti in Germania. L'immagine italica della parola "würstel" si lega infatti al Wiener Würstchen, il salsicciotto di Vienna, che in realtà è però nato a Francoforte sul Meno, la vera patria del würstel. Il Wiener Würstchen infatti non è altro che una derivazione ottocentesca del Frankfurt Würstchen, già conosciuto nel Medioevo. Nella versione "viennese" non si trova solamente carne di maiale ma anche di manzo, e inoltre viene sempre servito appaiato. La versione "di Francoforte" consiste invece in un salsicciotto più lungo, ma normalmente servito da solo.

Mucchi di Nürnberger Bratwürst...slurp!!!

Quando però a Ratisbona ho avuto il mio primo contatto con i würstel, rigorosamente accompagnati dai fedelissimi Kraut, sono rimasto stupito. Mi sono trovato di fronte delle piccole salsiccette, il cui gusto non differiva particolarmente dalla salsiccia nostrana. Infatti stavo deliziandomi con dei Nürnberger Bratwürst, i würstel di Norimberga. E poco per volta, ho scoperto che ogni area della Germania predilige una propria variante di würstel.

Dai Nürnberger della Historische Würstkuche di Ratisbona...

...ai Münchner Bratwürst dell'Hofbräuhaus di Monaco di Baviera

Una delle più famose è sicuramente il Nürnberger Bratwürst, la cui lunghezza è di circa dieci centimetri ed è esclusivamente prodotta a Norimberga: non a caso questa specialità è tutelata da una sorta di denominazione geografica protetta. Un'altra versione che va per la maggiore in Germania è la Thüringer Rostbratwurst, provienente dall'omonimo Land, quello della Turingia. Si differenzia per il sapore più piccante e per una forma molto allungata. La più insolita è sicuramente la versione monacense, quella dei Münchner Bratwurst, la quale si diversifica per il colore bianco - per il qual motivo è anche detto Weißwurst - che deriva dall'assenza di trattamento in salamoia. Un'altra tipologia "colorata" è la Stuttgarter Bratwürst: essa ha infatti un colore più rosso dovuta alla presenza di paprika (bah... questa roba non è più würstel). C'è poi la versione tutta made in Franconia, quella dei Würzburger Bratwürst, che include negli ingredienti per la preparazione anche il rinomatissimo vino locale. Esistono ulteriori versioni locali anche in altre città, come Coburgo, Amburgo o Ratisbona, o in altre macroaree, come la Svevia, l'Hessen o la Slesia.

Giulia alle prese con un "cane caldo" tedesco

E ovviamente, anche noi, non ci siamo fatti mancare nulla (vedi foto sopra). Io ho fatto un "sopralluogo" a Ratisbona, nella più antica rosticceria di Germania, la Historische Würstkuche. E poi ho completato l'opera con Giulia in questi weekend di Weihnachtsmarkt. Prima a Monaco, sia nelle rosticcerie ambulanti tra le bancarelle sia nella storica birreria Hofbräuhaus, abbiamo potuto gustare gli adorabili Münchner Bratwürst; poi a Norimberga, nella patria dei divini Nürnberger Bratwürst.
Altro che i würstel che si trovano nelle corsie dei supermercati nostrani. L'alta qualità si trova solo qui in Germania...
Bis bald!
Stefano

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