L'avevo promesso, più di due mesi fa, che sarei ritornato a Würzburg per completare la visita. Ed esattamente come scrissi, l'ho fatto con Giulia. Non potevo visitare il pezzo forte della città, la Residenz, senza avere al mio fianco un'esperta di storia dell'arte come lei, che ha saputo guidarmi magistralmente alla sua comprensione.
La Residenz di Würzburg, patrimonio mondiale dell'UNESCO, è il maestoso palazzo di corte dei principi-vescovi di Würzburg. La città, uscita devastata dalla Guerra dei Trent'Anni, ritrova fulgore sotto la casata degli Schönborn, che portano in Franconia numerose maestranze straniere, soprattutto dall'Italia. Ed è così che nel Settecento, Würzburg diventa uno dei centri più importanti del barocco europeo.
Il meraviglioso affresco del Tiepolo sul soffitto dello scalone d'onore(fonte: magazine.enterprise.co.uk) |
Il merito della fama della Würzburger Residenz sta nella maestria architettonica di Balthasar Neumann, il progettista del complesso ma soprattutto all'eleganza pittorica del Tiepolo. È grazie all'artista veneziano, pagato fior di quattrini dalla famiglia Schönborn, che la Residenz detiene un importante primato nel campo delle belle arti. L'affresco del Tiepolo presente nello scalone d'onore della Residenz, con i suoi 670 metri quadrati, è il più grande affresco da soffitto del mondo.
L'allegoria che il Tiepolo dipinse (con l'aiuto del figlio) sul soffitto dello scalone d'onore è l'omaggio dei quattro continenti fino ad allora conosciuti, simboleggiati da figure umane e animali. L'Africa è una donna di colore che troneggia su un cammello; l'Asia è una regina che siede su un elefante; l'America è un'india che cavalca spavalda un coccodrillo. E l'Europa? Il Vecchio Continente è rappresentato come il meglio finora conosciuto, il fulcro dell'umanità, della civiltà e dell'arte, con al centro nientemeno che il principe di Würzburg. Al centro dell'affresco invece, raffigura Apollo, che con la sua abilità infonde divinità ai quattro continenti.
Questo è un affresco tutto da scoprire: la sua vastità permette numerosi spunti di riflessione e stimola la nostra ricerca di particolarità, come la presenza dei Tiepolo e di Balthasar Neumann. O le teste mozzate, gli obelischi, gli strani figuri, elefanti e coccodrilli che vagano. C'è di tutto e di più. Immenso, senza fine. Una di quelle opere d'arte che non si possono dimenticare.
La Residenz sotto una fitta nevicata |
La Residenz non è tutta nel gigantesco affresco del Tiepolo ma anche nella Kaisersaal, anch'essa affrescata dall'artista veneziano e stuccata da un certo Bossi, artista mai sentito prima d'ora. Il gioco di affreschi e stucchi è memorabile, uno dei migliori esempi di barocco mai visti. Dalla Kaisersaal si dipanano due gallerie, una è chiusa alla visita libera (peccato, ho scoperto successivamente che erano piene zeppe di opere del barocco veneziano), un'altra è invece una serie di stanze letteralmente tappezzate di vecchi arazzi.
Il palazzo è favoloso, e degno della fama che il titolo conferitole dall'UNESCO le ha portato. Però, che freddo. A momenti pareva di star meglio fuori. Con la bufera di neve che imperversava venerdì scorso su Würzburg, peraltro. D'altronde, questo è l'inverno, e siamo solo all'inizio.
Bis bald!
Stefano
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