lunedì 9 dicembre 2013

Guarda a sinistra del sole

Ciao a tutti!
Si dice che il gioco è bello se dura poco. Si, il gioco è stato bello, bellissimo, ed è durato poco. O forse dovrei dire: è trascorso troppo velocemente.
Se ne è volato via stamattina da Francoforte sul Meno, assieme alla mia amata, su un Boeing 737 diretto a Torino.

Insieme nella Hauptmarkt di Norimberga, ai mercatini più belli di Germania!

Esattamente dieci giorni fa, scrivevo di come l'attesa era finita e mi apprestavo a trascorrere del tempo insieme a Giulia, proprio qui in Germania. Non c'è che dire, è stato tempo di qualità. Abbiamo visto, vissuto e visitato posti favolosi. Monaco di Baviera, Würzburg, Rothenburg ob der Tauber, Norimberga. Ognuno con un sapore diverso ma accomunato da un'unica sensazione di pace che ci ha regalato, in questi giorni, uno speciale connubio... quello tra la magica atmosfera natalizia della Baviera - e dei suoi mercatini - e l'amore grande che c'è tra due persone.

Tornare bambini a Rothenburg ob der Tauber...

Basta un piccolo e dolce oggetto visto su una bancarella per scatenare tutta la gioia di stare insieme. E tutta una serie di altre piccolissime cose, inaspettate talvolta, che fanno grande l'impensabile. Un divertente verso onomatopeico, per provocare la risata più incontrollabile. Due righe, quelle di una guida turistica lette in un freddo palazzo settecentesco, per capire quanto ci si ami. Un museo all'improvviso, e un trenino, per scoprire minuti di puro estratto di gioia. Un negozio da sogno, per viaggiare nel tempo, e con la mente tornare bambini. Bicchieri di vino, per scaldare il corpo e scaldarsi reciprocamente.
E poi tutta una serie di altre cose il quale significato si può carpire solo si è o si è stati veramente innamorati.

Circondata da animali "cattivi"...

Le mani si stringono forte per ore. Le braccia si avvolgono, la pelle si riga di quel liquido pungente al quale non sono mai abbastanza abituato. Le parole a volte non servono, a volte sono banali. Meglio uno sguardo intenso e una speranza, quella che si, alla fine non ci separa nuovamente troppo tempo. Ancora una volta, apriamo il conto alla rovescia.
In una mite sera di dicembre, parcheggio l'auto in cortile. Con mille cose in mano ritorno ad aprire la porta di casa, con le chiavi. Tutto è buio, tutto è silenzioso. Troppo in ordine questa casa, troppo vuota quest'aria. Manchi tu. Non so più a chi preparare la cena, non so più a chi raccontare le mie scemenze. Lascio che non sia segreto cosa faccio, come sicuramente avresti voluto. Mi faccio avvolgere da un batuffolo bianco e lancio un'occhiata ad una scatola. Stasera la metterò sul mio comodino, e la guarderò bene prima di spegnere la luce.

...e in compagnia di un orso gigante!

Poi, solo sogni. O meglio, IL sogno. Il sogno del sogno che si avvera. Stare con te, Giulia, per sempre.

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