venerdì 25 luglio 2014

Cavoli, che spiagge!

Ciao a tutti!
Non sono un habitué dei climi marittimi, stare al mare è qualcosa che non mi ha mai attratto particolarmente. Soprattutto in spiaggia, dove si è soliti, trascorrere molto tempo sotto l'ombrellone, tra bambini chiassosi, vuccumprà, fissati della tintarella e fenomeni da circo. Dove solamente un buon libro può salvarti. Perché neanche stare in acqua, tutto sommato, mi dà grosse soddisfazioni; una volta esaurito lo stimolo alla nuotata, permanere a bagno diventa tedioso.

La Spiaggia delle Tombe, una meraviglia della natura

L'Isola d'Elba ha, anche se in parte, cambiato questa mia percezione della spiaggia. L'elevato numero di spiagge (il perimetro dell'isola è di circa 150 chilometri) permette di avere un'ampia scelta di mete, mentre la geografia rocciosa dell'Elba permette di poter andare a ricercare baie e calette più isolate o comunque, meno trafficate rispetto ai classici stabilimenti balneari. Questo è ciò che stato per noi lungo la settimana elbana. Non volevamo una spiaggia e basta, abbiamo cercato un posto dove bagnarci, rilassarci, abbronzarci, lontano dal chiasso e soprattutto che ci regalasse un bello scenario marino. Qui non potrebbe essere altrimenti. Il mare è pulito, cristallino, anche grazie alla presenza del litorale roccioso, vi è un'odoratissima macchia mediterranea (e peccato non essere venuti a fine maggio/inizio giugno...) nonché un notevole patrimonio ittico. Gli ingredienti ci sono tutti: non innamorarsi di queste spiagge è impossibile.

Vita balneare sul Capo d'Enfola

Nella nostra settimana elbana abbiamo avuto modo di frequentare undici spiagge diverse. Le propongo, un po' per raccontare le nostre sensazioni balneari, un po' a titolo di suggerimento di viaggio, nell'ormai consueta forma della Top-10...

Unica: la spiaggia di Terranera

1. Spiaggia di Terranera.
Basta vedere una qualsiasi foto per innamorarsene. Unica, assolutamente introvabile. Il motivo risiede nel laghetto separato dal mare grazie ad una sottile lingua di terra. Più che terra, è un mix di sabbia giallastra e pietre nere, a causa dell'elevato tenore di zolfo e ferro che si trova in quest'area. Il laghetto, che ha un'azzurro diverso da quello marino proprio grazie alla presenza di zolfo, è il risultato degli intensi scavi minerari di quest'area. La si raggiunge dalla Spiaggia Reale, oppure dalla strada che porta a Capo d'Arco. Il mio consiglio è quello di optare per la seconda opzione, sarà così possibile rimanere abbagliati dalla tavolozza di sfumature di blu del Tirreno e del laghetto di Terranera.

Il mare più bello: Capo d'Enfola

2. Capo d'Enfola.
Probabilmente il mare più bello l'abbiamo visto qui, in questo stretto istmo che circonda il Golfo di Viticcio a sud e abbraccia il Tirreno a nord. La spiaggia è in realtà doppia: due litorali sono separati da poche centinaia di metri fra loro. Il lato sud è quello più turistico, grazie alla presenza di alcuni locali e della vecchia tonnara, ma non ha lo stesso affollamento di altre spiagge di Portoferraio, come le spiagge di Sansone e Acquaviva. Il lato nord, ancor meno frequentato non è solo rimessaggio delle barchette da pesca ma ben altro. Qui le rocce che cadono a picco sul mare conferiscono un colore unico allo specchio marino dell'Elba.

Selvaggia: la spiaggia delle Tombe

3. Spiaggia delle Tombe.
Il nome, dovuto alla presenza di alcune tombe etrusche non lontane da qui, è un po' angosciante, ma non c'è di che preoccuparsi, se non quello di recarvici con calzature adeguate (le scarpe da ginnastica vanno benissimo). Poco parcheggio nelle vicinanze, segnalazioni assenti (se non per un segnavia CAI pitturato su pietra), un ripido sentiero possono scoraggiare i turisti più pigri, ma non noi, e non coloro che hanno voglia di scoprire. La fatica per scendere e risalire è ricompensata dai profumi della macchia mediterranea (rosmarino e mirto in primis), da un mare di rara avvenenza, da una gran vista su Pianosa e Montecristo, da una spiaggia fatta di ciottoli scuri, da una tranquillità senza pari nelle altre spiagge che abbiamo toccato. Unica avvertenza: è necessario procurarsi adeguati strumenti per proteggersi dal sole nelle ore più calde: la spiaggia è nera...

Comoda: la Cala dell'Innamorata

4. Cala dell'Innamorata.
Al contrario della Spiaggia delle Tombe, il nome incuriosisce e spinge ad una visita. Questa, una delle spiagge di Capoliveri, rappresenta un bel mix tra comodità (facile da raggiungere), qualità del mare, panorama.  Restando sulla parte destra della spiaggia, oppure con una bella nuotata, si può godere delle isole Gemini. Sono due scogli leggiadri che contribuiscono ad aumentare il tasso di romanticismo di questa baia. D'altronde, il nome è tutto un programma. Nome che prende origine da una leggenda, quella di una ragazza che il 14 luglio del 1534 si gettò da questa scogliera per cercare di riunirsi con il suo uomo, deportato dai saraceni. L'episodio viene ricordato ancor'oggi, proprio il 14 luglio, con una spettacolare fiaccolata in costume.

Bianca: la spiaggia di Sottobomba

5. Spiaggia di Sottobomba.
Come sfruttare i souvenir turistici in spunto di viaggio. Notammo questa spiaggia durante la pausa pomeridiana a Portoferraio, nella copertina di un calendario: "Che spettacolo!", dicemmo in unisono. Abbiamo provato ad andarci: non è stato facile trovarla, in quanto i segnali sono fuorvianti. Una volta individuato il passaggio, un po' nascosto dalla vegetazione, si scende tramite una scalinata verso questa strettissima ma relativamente lunga spiaggia di roccia bianca. Il mare è sì limpido, ma le meduse ci hanno sconsigliato di tuffarci in acqua. Ce ne stiamo sulle pietre, che qui sono uniche: la roccia bianca è caratterizzata dalla presenza di tanti piccoli globuli neri, che la rendono come maculata. E a casa, c'è ora una pietra in più.

Verde: la spiaggia di Barbarossa

6. Spiaggia di Barbarossa.
Il nome è quello del pirata saraceno, che in questa baia sbarcò. Chissà se trovò un'accoglienza affollata come la nostra. Pur mantenendo una certa tranquillità, questa baia dal verde rigoglioso è presa d'assalto da molti turisti. Come dar loro torto: il mare è perfetto, si può trovare molta ombra grazie al folto verde che la circonda. In più il panorama è sovrastato dalla fortezza spagnola, ora carcere di sicurezza.

A picco: Le Viste

7. Le Viste.
Una spiaggia scoperta per puro caso: a Portoferraio per visitare una delle due ville napoleoniche nell'unico giorno di maltempo, il cielo si apre improvvisamente e ci fa salire in testa l'idea di provare a stare un pochino al riva al mare. La spiaggia più vicina, proprio ai piedi di Portoferraio, è proprio Le Viste. A pochi metri da Villa dei Mulini inizia il sentierino che conduce alla base della parete di roccia che sostiene i quartieri più elevati di Portoferraio. Pace assoluta (effetto maltempo?) e qualche animale che qui pare trovarsi a suo agio: Le Viste è una bella oasi per staccare dallo stress della città.

Isolata: la spiaggia di Nisporto

8. Spiaggia di Nisporto.
La spiaggia di Nisporto ha all'attivo tutti i servizi turistici ma si trova in un'insenatura difficile da raggiungere. Ci si può arrivare in auto da Portoferraio o da Rio nell'Elba solamente percorrendo strade strette, tortuose, dove il tornante è un leitmotiv. La pazienza viene comunque ripagata dallo scarso affollamento, da un certo grado d'ombra (offerto da una distesa di canne di bambù) e da un gradevole paesaggio. Per chi vuole esplorare, si può raggiungere una vecchia fornace con cui si produceva la calce partendo dal calcare della montagna.

Alla pescatora: Il Bagno

9. Il Bagno.
Solo una piccola sosta in questa spiaggetta tra Marciana Marina e Procchio, quanto basta per gustarne l'originalità data dalla presenza della tonnara, una costruzione in cui veniva lavorato il tonno appena pescato. Non è facile da raggiungere, anche a causa del posto alquanto scarso per parcheggiare l'auto. Questo è un motivo in più per passare un pomeriggio rinfrescato dalle correnti settentrionali: qui di gente non ce ne sarà mai tanta...

Rilassante: la spiaggia di Margidore

10. Spiaggia di Margidore.
Di certo è la spiaggia più grande tra quelle visitate, lunga quasi un chilometro. Adatta per le famiglie e anche per chi vuole solo trascorrere del tempo con i piedi ammollo di fronte al promontorio di Capoliveri. Se poi non si possono digerire i raggi del sole, questa spiaggia è perfetta per una capatina nel tardo pomeriggio.

Barche al largo di Fetovaia

Non classificata. Fetovaia.
Sarebbe una spiaggia da podio, se non fosse che è impossibile anche solo entrarvi. La sabbia fine e chiarissima, la vegetazione ai lati della baia, acqua limpidissima, uno degli accessi più facili nella costa occidentale, rendono questa spiaggia impraticabile. A meno di arrivare in spiaggia alle otto di mattina. Fetovaia, come molte altre spiagge del lato ovest dell'Elba, è la scusa per tornare sull'isola, magari nei mesi di maggio o giugno, quando il turismo non è calca in spiaggia.
A presto!
Stefano

P.s.: il "Cavoli" del titolo del post è anche una località dell'Isola d'Elba. Giusto per creare una simpatica assonanza...

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