lunedì 21 luglio 2014

La vacanza che non ti aspetti

Ciao a tutti!
A quarantotto ore dalla fine della settimana elbana ho ancora ben stampate negli occhi le immagini dei luoghi meravigliosi ammirati con Giulia. Ciò che sto per scrivere in queste righe è una sorta di rivoluzione, per un blog che nasce come diario di un viaggio in montagna e si ritrova a descrivere sulle proprie pagine l'emozione di fronte a dei paesaggi marini.

Una delle spiagge più belle, la Spiaggia delle Tombe

Lo ammetto, non ho mai amato particolarmente il mare. Forse perché deluso da vacanze tipicamente da teenager sulle riviere romagnola e ravennate. Dalle quali anche la vicina Liguria non si discosta molto, se non per alcune eccezioni. Solo la Costa Azzurra mi ha attratto per un breve periodo, una sorta di fuoco di paglia. La sola idea di mare mi lasciava perplesso. Restare per troppo in spiaggia a cazzeggiare (e magari ripetere questa giornata tipo per più giorni) non ha mai fatto per me. In aggiunta, il traffico di strade ed autostrade adiacenti, giovani banali e degenerati, folla delirante ovunque, non hanno mai fatto per me. La montagna ha sempre rappresentato la soluzione mai trovata nel mare. Pace, tranquillità, relax, bellezza, a stretto contatto con la natura. Nonché un sacco di sport...

Portoferraio

Quando io e Giulia organizzammo questa settimana all'Isola d'Elba ero sicuro che sarebbe stata indimenticabile grazie a lei. Così è stato, non mi stuferò di ripeterlo,anche grazie all'Isola d'Elba stessa. Per tanti motivi. Per i paesi, unici nel loro genere, fatti di scenografiche scalinate e viuzze dalla'incontrastabile atmosfera. Per la storia di un'isola, che ha contemporaneamente il contrasto delle diverse anime popolari che la abitano e l'unità verso ciò che qui ha rappresentato un certo Napoleone Bonaparte. Per le qualità enogastronomiche locali, in special modo i piatti a base di pesce, che difficilmente incontrerò altrove, e prodotti come vini ed oli di eccelsa qualità. Per le spiagge e il mare incomparabili (ok, io di spiagge ne conosco poche...), fatte di pietre nere, rocce affilate, acque cristalline e aromi mediterranee di intensità superiore. Per i panorami di cui si può godere, non solo dal suo punto più alto, il Monte Capanne (vedi post), ma dalle tortuose strade che la attraversano, sempre uguali e sempre nuovi ad ogni curva.

La Baia di Portoferraio vista dai pressi del Castello del Volterraio

Ovviamente qualche problema c'è stato: strade trafficate (e non oso immaginare ad agosto), ristoranti affollatissimi, disturbatori della quiete, molto caldo, tutte cose che in montagna non si incontrano e che ho momentaneamente rimpianto. Nonostante ciò, il rientro a casa è stato accompagnato da quella piacevole sensazione, un misto di malinconia e speranza, che mi fa sognare un prossimo ritorno sull'Isola d'Elba. Stavolta non solo con il costume, ma anche con scarponi e una bicicletta: i ripidi sentieri e le arcigne salite di questa meravigliosa isola sono lì, e io non vedo l'ora di percorrerli, con un occhio sempre rivolto a quel mirabile specchio blu...
A presto!
Stefano

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