"È strano, il tempo. Domina la nostra vita come nessun altro parametro. In definitiva tutto ruota intorno al tempo che abbiamo, al tempo che non abbiamo, al tempo che ci rimane. E questo è il tempo cronologico. Un giorno, dieci mesi, cinque anni. Poi c’è il tempo interiore, il fratello volubile del tempo cronologico. Quello che trasforma un’ora di attesa in trentacinque e quella che abbiamo per terminare qualcosa di importante in otto minuti. Ci sfugge, ci incalza, ed esiste solo un frangente in cui i padroni siamo noi: quei rari momenti in cui viviamo completamente dentro il tempo e proprio per questo non lo avvertiamo più. Mettiamo fuori uso tutti quei piccoli ingranaggi che di solito si incastrano uno nell’altro e navighiamo senza sforzo nella vita lasciandoci sospingere dal vento. Sono i momenti dell’amore."
Nicolas Barreau, Con te fino alla fine del mondo
Ciao a tutti!
Le copertine dei libri di Barreau sono incredibilmente simili nel loro fascino. Una donna di rosso vestita e la Tour Eiffel sullo sfondo. Il contesto parigino è fondamentale in questi libri, e spesso lo è per le storie d'amore. Il mio terzo appuntamento con la penna di Nicolas Barreau si conclude proprio a Parigi. Con te fino alla fine del mondo è un libro letto su una seggiola ai Jardin des Tuileries, seduto sulla metropolitain, nel letto di un appartamento al Trocadéro, su una panchina di Place des Vosges. Leggere a Parigi, un libro che fa di Parigi la città che vede nascere una storia d'amore, è un'esperienza ancora più coinvolgente.
Qui Barreau si è superato. Un happy end era più che prevedibile, come nei precedenti libri d'altronde. In Con te fino alla fine del mondo, però, è necessario più acume e attenzione ai dettagli, per poter prevedere il finale, caratteristiche che i libri di Barreau non mi stimolano, da quanto sono perso in queste favole. Beh, il colpo di scena finale è maestoso e devo tributare un plauso all'autore che, a differenza de Gli ingredienti segreti dell'amore e Una sera a Parigi, sa tenere col fiato sospeso il lettore "fino alla fine": chi sarà la misteriosa donna che tiene in scacco le passioni amorose di Jean-Luc Champollion, affascinante gallerista di successo nonché vero e proprio "tombeur de femme"?
Lo scambio epistolare, in un mix sbilanciato di e-mail (un'infinità ne numero e nella lunghezza) e di lettere (poche ma decisive), assume i contorni del duello tra una cacciatrice che vorrebbe essere preda e un uomo che gioca spesso il ruolo del cacciatore ma è chiaramente alla mercé di questa donna, novella Cyrano de Bergerac, che lo rapisce ammaliandolo con la forza delle parole. È uno scambio serrato, senza tregua, che non trova pause in una vicenda ricca di eventi collaterali che sfiorano il tragicomico. Ma è sempre narrato con leggerezza: parliamo di un libro di evasione, un libro per fermarsi un po' a sognare. E poi c'è Parigi, Saint-Germain-des-Prés, la Gare de Lyon, Champ de Mars: sognare una grande storia d'amore come questa si può, soprattutto in una città come Parigi.
À bientôt!
StefanoGiudizio: 10/10 ■■■■■■■■■■
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