lunedì 24 agosto 2015

Père-Lachaise, la "Walk of Fame" dei morti

Ciao a tutti!
Il titolo del post non è uno scherzo. Père-Lachaise, il più grande cimitero di Parigi non è un semplice luogo dove riposano i morti. È molto di più. È un monumento stesso alla morte. Buona parte dei turisti lo ricorda come “il luogo dove è sepolto Jim Morrison”, ma non ci si può e non ci si deve limitare ad una toccata e fuga per vedere dove riposa il celebre frontman dei Doors. Père-Lachaise è un'immensa opera d'arte a cielo aperto, che giace serenamente in uno degli arrondissements più periferici di Parigi, da dove si gode di un'ottima vista sulla città.

La tomba di Oscar Wilde

Periferia è la parola chiave per capire la storia di questo cimitero. Sotto l'egida di Napoleone, si decise di vietare per ragioni di igiene, la presenza di cimiteri in centro città. Fu così che a Parigi, con l'eccezione dei cimiteri di Passy e di Montparnasse, tuttora aperti, i vecchi cimiteri vennero rimpiazzati da nuove strutture, come il Père-Lachaise, per l'appunto, e il cimitero di Montmartre. Père-Lachaise, con più di due secoli di storia è diventato il cimitero più grande di Parigi (quasi 44 ettari di terreno per settantamila tombe!) nonché una frequentata attrazione turistica. Perché qui, oltre al già citato Morrison, riposano alcuni tra i più celebri artisti, scrittori, scienziati, attori, musicisti della Francia, e anche i grandi che in Francia sono morti, come Oscar Wilde e Amedeo Modigliani.

L'affollata lapide intitolata a James Douglas "Jim" Morrison

All'ingresso del cimitero ci accoglie una mappa in cui spiega la posizione delle tombe dei personaggi più famosi. Ne sono citati un centinaio. Riuscire ad intercettarli tutti quanti richiederebbe un giorno intero. Quello che consiglio personalmente è di fare una selezione: io ho scelto alcuni grandi scienziati e musicisti, Giulia si è focalizzata sui grandi scrittori e pittori. In base alla loro dislocazione, abbiamo tracciato un tour ragionato del cimitero. In questo modo si può compiere un giro completo della struttura, senza dover perdere troppo tempo. Nonostante alcune tombe siano difficili da trovare (penso soprattutto a Modigliani e Molière), in un paio d'ore ce la siamo cavata, senza però dimenticarci il valore storico-artistico del Père-Lachaise. È un cimitero che potrebbe essere scambiato per un grande parco, o un parco che potrebbe essere confuso con un museo? I viali sono quelli di un giardino cittadino, le tombe e i monumenti funebri sono delle vere e proprie opere d'arte. Le vie all'interno del cimitero sono curate come quelle di una città. In fondo è di una città che parliamo, una città dei morti.

Cimitero o parco?

Il monumento funebre più “importante” è secondo me quello di Abelardo ed Eloisa, due personaggi del Medioevo la cui storia mi è stata narrata da Giulia durante il tragitto verso il Père-Lachaise, in metropolitana. Abelardo è un sacerdote e un insegnante ed Eloisa è una sua studentessa. I due si innamorano perdutamente l'un l'altro e, per vendetta, la famiglia di lei fa evirare tale Abelardo. Lei diventa badessa, lui si rinchiude negli studi e nella preghiera. Non si rivedranno mai più. La leggenda vuole che alla morte di Eloisa, le spoglie di Abelardo si aprirono come a volere accogliere la sua amata fra le braccia. Le loro spoglie vengono trasferite qui e riposano sotto una cappella incantevole, un vero inno all'amore eterno.

La cappella in cui riposano Eloisa ed Abelardo

Le tombe raccontano storie: una è quella di Amedeo Modigliani, che proprio a Parigi morì di tubercolosi. Accanto a lui giace la tomba della sua compagna, che per il dolore si suicidò il giorno dopo, lanciandosi da una finestra. La tomba di Modigliani, molto di più di quella di Morrison, è il monumento più surreale di Père-Lachaise (in linea con l'arte del famoso pittore italiano). E poi c'è lo stesso Morrison: sulla sua morte ancora oggi si sostengono numerose nonché disparate teorie.

Assolutamente fuori dal coro: è la tomba di Modigliani

Ma non vanno dimenticati tutti gli altri grandi, come Balzac, Proust, Pissarro, Géricault , Gay-Lussac, Chopin, Delacroix, Molière - ne cito solo alcuni per brevità. Il più grande di tutti, a detta dei visitatori presenti, è senza dubbio Oscar Wilde. Il suo monumento funebre (come anche quello di Morrison) è addirittura protetto per evitare che venisse rovinato da vandali o da appassionati troppo “accesi”. A essere sinceri, nel cimitero di Père-Lachaise c'è una leggera aura di incuria, ma a me piace pensare che sia piuttosto un voler lasciare che il tempo faccia il suo corso. Nulla è per sempre, e questi luoghi ce lo ricordano.
Bis bald!

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