lunedì 31 agosto 2015

Ricordi delle Alte Vie

Ciao a tutti!
Non ho mai nascosto quanto sia incolmabile per me il vuoto che deriva dal non poter vedere, sentire e respirare la montagna. Le grandi vette, il camminare per sentieri, la pace dei monti, sono un qualcosa che ho lasciato in Italia, qualcosa che non si può colmare con i telefoni o i social network. Devo accontentarmi di qualche giorno all'anno, in cui devo “fare il pieno”, nella speranza che il benessere dell'andar per montagne mi accompagni il più a lungo possibile.
Il grande vuoto è in gran parte costituito dalla mancanza per un'area specifica, la Valle d'Aosta, la regione italiana che più amo, forse anche di più del natio Piemonte. Quando entro in Valle d'Aosta mi si illuminano gli occhi. C'è un'aria speciale, qui. Che al termine delle Alte Vie ho provato a imbrigliare per portarmela con me, in Germania. Come? Per mezzo dei due oggetti di artigianato valdostano più famosi, la grolla e la coppa dell'amicizia.

Per non confondersi: a sinistra la "coppa dell'amicizia", a destra la "grolla"

Spesso si confondono, ma non è difficile: la “grolla” è il calice più alto, la “coppa dell'amicizia” è il recipiente più panciuto. Sono i due contenitori nel quale viene preparato il celeberrimo caffè alla valdostana, una bevanda che grazie alla presenza di grappa (personalmente, preferisco la versione con il genepy) può mettere d'accordo tutti, perfetta per una serata conviviale di inverno.
Sono senza dubbio opere di artigianato di qualità. La loro manifattura prevede alcuni passaggi rigorosamente fatti a mano, come gli intagli, o attività uniche nel loro genere, come l'immersione nel vino bollente, per renderle più scure. Sono opere bellissime anche come soprammobili, certo, ma nel momento in cui le ho acquistate a Courmayeur (la coppa dell'amicizia al termine dell'Alta Via n.1 e la grolla al termine dell'Alta Via n.2), ho solamente pensato a portare via dalla Valle d'Aosta qualcosa che fosse un ricordo di queste due avventure tra i monti. Un ricordo che possa scaldarmi nei lunghi inverni lontani dalle montagne a me più care, un ricordo da condividere con tutte le persone che mi vogliono bene…
Bis bald!
Stefano

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