sabato 12 dicembre 2015

Drei mal cena

Ciao a tutti!
Come è consuetudine nel mese di dicembre, è giunto il momento di partecipare alle tradizionali cene di auguri di Natale. Anche in Germania c'è questa abitudine, tra colleghi, di ritrovarsi per una cena (o in misura minore, per un pranzo), per riscoprirsi in un contesto extralavorativo non solo colleghi, ma anche persone e talvolta amici. Memore delle ultime edizioni, non ho esitato a partecipare anche quest'anno. La versione 2015 della mia cena aziendale, ha visto meno partecipanti ma forse proprio per questa ragione è stata più sincera, genuina - merito dell'assenza di un capo che ci lascerà a fine anno, forse? - dunque più gradevole. Ho concluso la serata decisamente contento, consapevole di aver trascorso del tempo di qualità con i miei colleghi di tutti i giorni. E consapevole, di tante altre piccole cose.


1) La praticità dei tedeschi: se l'anno scorso il discorso manageriale aveva costretto i presenti ad una sosta forzata a tavola, quest'anno tale preambolo si è limitato ad un Wir können essen! ("possiamo mangiare!") che profuma di essenzialità germanica, molto diffusa qui, in un territorio prettamente industriale.
2) L'abitudinarietà dei tedeschi: vi siete trovati bene per tanto tempo in un ristorante? Perché cambiare? Perché dover rinunciare all'identico medesimo piatto, ogni santissimo anno? No, si segue la linea della tradizione, incuranti di novità e suggerimenti. E questo episodio è solo un esempio di come molti tedeschi (può sembrar strano, ma è così), specie nella fascia di età più elevata, siano completamente immuni all'innovazione.
3) Differenze nel bicchiere: da italiano e soprattutto da celiaco, il mio bicchiere si è tinto di rosso grazie ad un buon vino francone. L'unico sulla tavola, peraltro, dominata da boccali di birra, che però non si abbinava così bene al Sauerbraten che ci ha riempito lo stomaco. Altra cultura gastronomica, un solco enorme.
4) Differenze nel piatto: ok le verdure, ok le patate, ma non il riso. Il riso non può, non deve, essere un contorno.
5) Differenze a fine cena: i tedeschi stanno facendo passi da gigante nella cultura del caffè, mollando sempre più la loro brodaglia insipida per l'espresso. Un conto però è amare il nostro caffè (facile), un altro è riuscire a fare un buon espresso (difficile). Ma siamo sulla buona strada.
6) Alles in ordnung? Nein: se uno si immagina di assistere ad una cena ordinata e rigorosamente pianificata si sbaglia. Ognuno si alza dal suo posto a proprio piacimento, le posizioni a tavola mutano di minuto in minuto, in base alle sedie libere del momento. E i picchi di rumore possono toccare punte imprevedibili.
7) Ma quanto alcol regge un tedesco?
Concludo con la n.8) Italia vs. Germania: un italiano a tavola, in mezzo a molti uomini, non può che finire a trovarsi di parlare di calcio. E infatti, così è. La Germania è campione del mondo, nazionale italiana sta facendo schifo, devi tifare per la Mannschaft che è l'orgoglio della nazione, noi siamo i più forti e bla, bla, bla. Ma vallo a spiegare che li battiamo sempre, ogni volta che li incontriamo...
Bis bald!
Stefano

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