Ciao a tutti!
Il titolo del post non è altro che una risposta. Risposta a domanda precisa: "cosa vogliamo vedere per prima cosa a Firenze?". E allora ogni incertezza viene spazzata via. Il luogo che più di ogni altro incarna la bellezza fiorentina globale è la grande balconata sull'Arno e sul centro storico di Firenze. Non credo che molte altre città italiane possano vantare un simile panorama sull'intero centro storico. Probabilmente Roma e Torino, altre ora non mi sovvengono. Ma questo, per colpo d'occhio e qualità è forse il migliore.
Il titolo del post non è altro che una risposta. Risposta a domanda precisa: "cosa vogliamo vedere per prima cosa a Firenze?". E allora ogni incertezza viene spazzata via. Il luogo che più di ogni altro incarna la bellezza fiorentina globale è la grande balconata sull'Arno e sul centro storico di Firenze. Non credo che molte altre città italiane possano vantare un simile panorama sull'intero centro storico. Probabilmente Roma e Torino, altre ora non mi sovvengono. Ma questo, per colpo d'occhio e qualità è forse il migliore.
Firenze da Piazzale Michelangelo: senza parole |
Bisogna scarpinare un pochino, certo. Piazzetta San Miniato, poi in salita su una già panoramica Scalea del Monte alle Croci, dunque si arriva in una location da brividi (ex-partenza della maratona, tra l'altro). Da Piazzale Michelangelo la vista su Firenze è assolutamente grandiosa e diventa speciale se si aspettano le luci del tramonto, verso ovest, quando la torre di Palazzo Vecchio e il marmo di Santa Maria del Fiore si tingono di rosa. La prospettiva gioca gli occhi quando questi si volgono a sinistra, alla ricerca dell'Arno - un po' nascosto da vegetazione ed abitazioni - e dei suoi ponti, che solo da Piazzale Michelangelo appaiono così stranamente vicini l'uno all'altro. E poi ci sono le dolci colline di Firenze, le sue chiese inconfondibili, come Santa Maria Novella e Santa Croce, Fiesole.
Verso San Miniato |
Ma non bisogna dimenticare ciò che dà il nome a questa balconata: Michelangelo Buonarroti e il suo David, (una delle copie, l'originale è nella Galleria dell'Accademia) che troneggia al centro del piazzale, come a voler dominare la città in cui il grande maestro aretino ha fatto grandi cose. Nell'intento di Giuseppe Poggi, l'architetto che ha sostanzialmente creato Piazzale Michelangelo, qui doveva sorgere un museo dedicato esclusivamente al grande artista del Rinascimento. Questo non fu mai realizzato, forse a causa degli stessi fiorentini, scandalizzati dal quantitativo di denaro speso per la ristrutturazione dell'area: i lavori di Piazzale Michelangelo furono compiuti proprio durante il periodo in cui Firenze fu capitale d'Italia.
Il David di Michelangelo (una copia) |
Non serve camminare molto per raggiungere un altro gioiellino di Firenze, la Basilica di San Miniato al Monte. È un'opera inconfondibile del romanico fiorentino, dalla quale sono stati ispirati il Battistero di San Giovanni e la Basilica di Santa Maria del Fiore. Non a caso, l'accostamento cromatico tra il marmo bianco e il serpentino verde è proprio ritrovabile in queste due costruzioni. Ma è anche chiesa inconfondibile perché osserva Firenze da secoli, e che a sua volta viene guardata dai fiorentini e dai turisti che si trovano a percorrere il Lungarno.
Per osservarla più da vicino invece, bisogna risalire una scalinata che ha del sacro, del monumentale. Forse per la presenza dell'elegante cimitero ai fianchi della scalinata stessa? L'eleganza è parametro fondamentale per questo cimitero (detto "delle Porte Sante"), in cui sono sepolti alcuni personaggi illustri: tra i vari, Carlo Collodi, Giovanni Spadolini, Vasco Pratolini e Mario Cecchi Gori.
Per osservarla più da vicino invece, bisogna risalire una scalinata che ha del sacro, del monumentale. Forse per la presenza dell'elegante cimitero ai fianchi della scalinata stessa? L'eleganza è parametro fondamentale per questo cimitero (detto "delle Porte Sante"), in cui sono sepolti alcuni personaggi illustri: tra i vari, Carlo Collodi, Giovanni Spadolini, Vasco Pratolini e Mario Cecchi Gori.
Attrazione di San Miniato: il mosaico del Cristo Redentore |
La facciata di San Miniato, come già detto esempio del romanico fiorentino, presenta al centro un mosaico. Questo non è altro che la versione "mignon" del mosaico del Cristo Redentore che adorna l'abside. Una vera meraviglia in un contesto molto particolare, che profuma di pagano: quest'effetto è dato dal coro e dal presbiterio, entrambi rialzati; è inoltre diffuso un certo simbolismo zodiacale che aumenta il senso di esoterismo del luogo.
L'en plein non ci riesce: l'ora è tarda per poter ammirare gli affreschi della sagrestia, forse la vera attrazione di San Miniato al Monte, che raffigurano la vita di San Benedetto - l'annessa abbazia aderiva in origine all'Ordine benedettino. È un peccato, osservati successivamente in fotografia sembrava proprio di avere già visto questi affreschi, probabilmente negli agognati libri di storia. Dai, sarà questa una scusa, una delle tante, per tornare in visita a Firenze.
L'en plein non ci riesce: l'ora è tarda per poter ammirare gli affreschi della sagrestia, forse la vera attrazione di San Miniato al Monte, che raffigurano la vita di San Benedetto - l'annessa abbazia aderiva in origine all'Ordine benedettino. È un peccato, osservati successivamente in fotografia sembrava proprio di avere già visto questi affreschi, probabilmente negli agognati libri di storia. Dai, sarà questa una scusa, una delle tante, per tornare in visita a Firenze.
Scendendo da San Miniato al Monte |
Dall'alto di San Miniato, appena usciti dalla basilica, il colpo d'occhio su Firenze si fa ancora più formidabile. È difficile scegliere: il panorama sulla città dei Medici o la bellezza del marmo di San Miniato? Nelle ultime luci di una giornata senza ombre, mi faccio travolgere da questa magia fiorentina...
Bis bald!
Stefano
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