Ciao a tutti!
Oggi in Germania è giorno di elezioni. I tedeschi sono chiamati alle urne per eleggere la diciottesima legislatura del Bundestag, il parlamento federale tedesco, e quindi, decidere chi sarà il prossimo cancelliere, il primo ministro della Germania. A queste elezioni guardano con interesse non solo i tedeschi, ovviamente (il clima in Germania non è così roseo come appare, c'è molta tensione...), ma anche da tutti i cittadini europei. La Germania è lo stato che traina economicamente il resto dell'Unione Europea, la leadership che verrà scelta dal popolo tedesco sarà decisiva per le sorti dell'Europa, specie per i paesi più in difficoltà come Spagna, Italia, Portogallo, Grecia.
Oggi in Germania è giorno di elezioni. I tedeschi sono chiamati alle urne per eleggere la diciottesima legislatura del Bundestag, il parlamento federale tedesco, e quindi, decidere chi sarà il prossimo cancelliere, il primo ministro della Germania. A queste elezioni guardano con interesse non solo i tedeschi, ovviamente (il clima in Germania non è così roseo come appare, c'è molta tensione...), ma anche da tutti i cittadini europei. La Germania è lo stato che traina economicamente il resto dell'Unione Europea, la leadership che verrà scelta dal popolo tedesco sarà decisiva per le sorti dell'Europa, specie per i paesi più in difficoltà come Spagna, Italia, Portogallo, Grecia.
"Quale sceglieranno la prossima volta?", "Fermare l'Eurofollia!"... La posizione numero 1 per gli spot elettorali la vincono di gran lunga i repubblicani
La sfida si gioca tra le due coalizioni di centrodestra e di centrosinistra, guidate rispettivamente dalla cancelliera uscente Angela Merkel e da Peer Steinbrück. La Merkel è alla caccia del terzo mandato consecutivo, ma i pronostici che fino a qualche giorno fa la davano vincente con ampio margine sono stati quasi ribaltati dopo il voto di domenica scorsa in Baviera (per l'elezione regionale), in cui gli alleati storici della coalizione pro-Merkel, CDU-CSU, ossia i liberaldemocratici della FDP sono rimasti fuori dal parlamento regionale. Riprende quindi quota la coalizione di centrosinistra (SPD, Die Linke, Die Grünen) che nei sondaggi risale fino al 44%, fino a raggiungere la coalizione della cancelliera uscente, data al 45%. Rebus governo, quindi? Lo si scoprirà fra poco, quando si chiuderanno le urne. Secondo i colleghi con i quali ho avuto modo di parlarne, Angela Merkel vincerà comunque, e continuerà la politica di austerità. Che potrebbe fermarsi con la vittoria di Steinbrück, considerata improbabile.
I due candidati favoriti per la corsa alla cancelleria, i leader rispettivamente di CSU e SPD, Angela Merkel e Peer Steinbrück
Ho già potuto constatare qualcosa in cui la Germania ci è superiore, sistema elettorale a parte (ma lì basta ben poco): gli elettori possono anche votare via posta nei giorni antecedenti, nel caso siano impossibilitati a recarsi alle urne nella domenica elettorale. Per uno come me, raramente a casa nel weekend, sarebbe il top.
Die Linke, il partito che vuole togliere ai ricchi per dare ai poveri, così dicono...
Ah, gli idealisti... Rigorosamente nella zona industriale
Da italiano non votante, mi sono divertito a curiosare tra le pubblicità elettorali tedesche. Ce ne sono di originali, come si può vedere dalle immagini. Ma anche qui come in Italia, rimane la sensazione che la propaganda rimanga propaganda. In fondo, tutto il mondo è paese...
Bis bald!
Stefano
Stefano
non potevano scegliere culi privi di cellulite?
RispondiEliminaQui in Germania, tra birra e würstel, la cellulite è di casa. Viste cose agghiaccianti...
RispondiEliminaNon vedo l'ora di essere lì a bere birra.
RispondiEliminaBasta che non mi diventi ubriaca...
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