Ciao a tutti!
Anche in
Germania, gli allenamenti in vista della maratona continuano, e alla grande.
Sto per entrare nella fase calda della preparazione, ormai manca solamente più
un mese al fatidico giorno in cui mi confronterò nuovamente con la leggendaria
distanza dei 42,195 chilometri.
Ho lasciato
l'Italia con sensazioni un po' contrastanti, dovute soprattutto al non
brillante risultato ottenuto nella mezza maratona corsa a Parma (vedi post). Il
tempo fatto registrare, oltre 1h36', è veramente molto alto. I carichi delle
prime settimane fanno parte della performance un po' deludente, ma è ovvio che
qualche timore sorga in me alla vista di questi risultati.
Sede di allenamento: veduta serale del Meno e della sua ciclovia in direzione Würzburg |
In Germania non
ho perso tempo a riprendere confidenza con gli allenamenti. Qui ci sono un
sacco di posti dove poter correre, sia in città che fuori. I marciapiedi sono
infatti molto larghi, e correre all'interno del centro abitato non è affatto
complicato, anche in una città come Schweinfurt che è tutt'altro che piccola.
Fuori dalla città, beh… a due passi dal centro scorre il Meno e lungo il suo
percorso vi è anche una ciclovia, la Mainradweg, percorribile anche a piedi.
Ovviamente, non me lo sono fatto ripetere due volte, ed è così che la
Mainradweg è diventata la “base” di allenamento. Per ora ho corso specialmente
in direzione Bamberg, evitando così la zona industriale di Schweinfurt, ma
presto la proverò anche in direzione Würzburg.
Conclusi gli
allenamenti mostruosi in salita, mi sono nuovamente dedicato alle ripetute,
prima con i 4000 metri e poi con i 3000 metri. Guardando alla performance pura,
pare che la Germania mi abbia rigenerato. Tre ripetute sui quattro chilometri
percorse ad un passo medio di 4’30”/km e quattro ripetute sui tre chilometri
percorse ad un passo medio di 4’26” sono qualcosa di totalmente inaspettato per
me, visti i ritmi di corsa mantenuti qualche settimana fa.
Oltre alle
ripetute, ho ricominciato con l'allenamento più classico per un maratoneta, il
cosiddetto “lungo”, ovvero correre chilometri e chilometri per ore. Per un
amatore come me, il “lungo” è l'allenamento più importante, in quanto consente di aumentare la resistenza specifica. Già
domenica 15, il mio primo giorno interamente in Germania, ho avuto modo di
dilettarmi per le strade di Schweinfurt per una distanza complessiva di
diciotto chilometri, corsi in scioltezza, senza badare all'orologio bensì a
correre tranquillo e rilassato. E ad esplorare un po' la zona. Il dato sicuramente
più interessante è quello del lungo corso domenica scorsa. Nel tratto di 32
chilometri percorso nel tragitto Schweinfurt-Untertheres (andata e ritorno rigorosamente
sulla Mainradweg) ho corso al passo di 5’04”/km. Considero questo test decisamente
positivo: sei mesi fa circa, in vista della maratona di Barcellona, avevo corso
poco meno di trenta chilometri al passo di 4’57”. Ma allora era tutto diverso:
mancavano solo due settimane alla gara, quindi stavo per raggiungere il top
della condizione. E, dettaglio tutt'altro che irrilevante, i percorsi “di casa”
sono totalmente piatti. Sulla ciclabile del Meno, qualche strappo - per quanto
non insormontabile - c'è, e si fa sentire nelle gambe, eccome.
Sede di allenamento: la Mainradweg in direzione Bamberg |
A contorno di
questi allenamenti, ho anche trovato una palestra nella quale perfezionare il
potenziamento muscolare. Devo ancora un pochino abituarmi: moralmente parlando,
la compagnia non è quella della palestra di casa, alla quale sono molto
affezionato. E comunicare in inglese con i trainer non è semplice. Le macchine
sono anche un po' diverse: la leg press, tanto per fare un esempio, è
strutturata in maniera diversa e per fare lo stesso esercizio ho dovuto abbassare
il carico di venti chili. Che sia l'impatto con una nuova palestra a farmi
correre più forte? Non credo, però mi piace pensarlo.
Un
fattore migliorativo è stato una certa attenzione in più alla dieta. Lontano da
casa, e dalle tentazioni provenienti dal suo frigorifero, sto man mano perdendo
le cattive abitudini del comune mortale. Al supermercato compro solamente l'indispensabile
per una dieta sana ed equilibrata, mettendo da parte – parmigiano escluso – tutte
le fonti di vizio. Zero dolci, zero alcol. In mensa sto alla larga dai
condimenti iperlipidici che vengono giornalmente proposti assieme alle pietanze,
e fatta eccezione per il tradizionale appuntamento della colazione e del
post-pranzo, anche il numero di caffè assunti è drasticamente calato. Qui non
ci sono più tutti gli amici e colleghi con i quali discutere di fronte alla
macchinetta del caffè…
Ecco,
allontanarsi da casa ha anche qualche risvolto decisamente positivo. Bastasse questo
per correre una maratona in meno di tre ore…
Bis bald!
Stefano
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