martedì 14 ottobre 2014

Passo dopo passo, tappa 7: che Venezia sia!

Ciao a tutti!
L'ho tenuto nascosto per diverse settimane, ne ho parlato con pochissime persone. Ma ora è giunto il momento di annunciarlo, finalmente.
Ho trascorso le ultime settimane - oltre al trasferimento in Germania e al nuovo lavoro - ad allenarmi, a preparare una nuova maratona. Una nuovo traguardo da raggiungere con le mie gambe. Il quando e il dove? Ora lo posso dire: l'appuntamento con la leggendaria distanza dei 42,195 metri è fissato per domenica 26 ottobre a Venezia. Si, sarà un'altra volta Venice Marathon!

Perché correre a Venezia ha tutto un altro sapore (fonte: venicemarathon.it)

Sono stati tanti i dubbi che hanno ritardato l'annuncio, ma in particolare è stato il timore di avere un riacutizzarsi del fastidio del ginocchio. Fortunatamente, durante tutto il periodo di allenamento esso non ha creato problemi e ho sempre potuto correre senza alcun dolore. Ma c'è molta differenza tra il correre sessioni di ripetute da 15-18 chilometri oppure una mezza maratona, e il correre lunghi da più di trenta chilometri. Fatta eccezione per la fatica, le sollecitazioni su articolazioni, muscoli e tendini sono tali da mettere a dura prova la tenuta e l'integrità fisica. Conscio della mia situazione, i timori che porto con me dall'inverno non mi hanno mai abbandonato e ho aspettato il test più probante per poter dire definitivamente di esserci nell'appuntamento podistico personalmente più atteso dell'anno.

Nessuna scusa ora, sono ufficialmente iscritto!

Sarà nuovamente Venezia, con l'arrivo in Riva dei Sette Martiri, la cornice di questa ennesima esperienza faccia a faccia con la maratona. Poter correre qui è speciale. A volte penso che sia addirittura un privilegio, poter chiudere una gara in questo scenario... Ponti, grandiosi palazzi, rive e solenni basiliche. Piazza San Marco... corrervi ti abbassa automaticamente la statura di qualche centimetro e, nonostante il sudore, ti fa drizzare i peli dall'emozione. Difficilmente ho sperimentato brividi come correre in questo luogo, così intensi da azzerare i livelli di acido lattico nei muscoli. Poi, c'è quel ponte, il più lungo in assoluto sul Canal Grande, unico al mondo, messo in piedi una volta all'anno solo per i maratoneti. Pelle d'oca.

Gehen nach Venedig!

Le aspettative per Venezia non sono poche. Innanzitutto, c'è voglia di divertirsi, di emozionare ed emozionarsi, di dare tutto affinché sia nuovamente una maratona da archiviare tra i ricordi più belli della propria vita. E non solo della mia, anche di chi sarà con me. Ovviamente, non manca un occhio di riguardo al cronometro. Senza questo tipo di ambizione, correre per l'ennesima volta una maratona avrebbe meno gusto. Migliorare il 3h18'07" fatto segnare un anno fa sullo stesso percorso non sarà di certo cosa facile ma non è affatto impossibile. Ovviamente molto dipenderà dalle condizioni atmosferiche - temperatura, umidità e meteo sono fattori chiave. Quanto visto in allenamento durante l'ultimo mese mi rende molto fiducioso di abbassare il mio personale, realisticamente di un minuto circa. È una stima approssimativa: un dato più raffinato potrebbe giungermi nel weekend dopo l'ultimo lungo. Il sogno sarebbe scendere sotto la barriera delle 3h15', ma per quanto mi riguarda è come l'ho descritto: un sogno e credo che per quest'anno rimarrà tale, se ne riparla nel 2015. Non è un problema: in fondo esserci, essere a Venezia fra due settimane e corrervi una maratona è già di per sé un gran bel sogno...
Bis bald!
Stefano

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