domenica 30 novembre 2014

Sulla mafia e sul nazismo

Ciao a tutti!
L'Europa è piena di luoghi comuni sulle popolazioni che la abitano. Spesso essi sono accompagnati dalle tipicità locali: in Italia, pizza e spaghetti; in Spagna, paella e sangria; in Francia, champagne e baguette; in Germania, würstel e crauti. Fin qui, nulla da dire.

Paragoni vergognosi


Però c'è anche chi esagera. Il caso che posso illustrare meglio è sicuramente quello di Italia e Germania. Ci sono italiani che considerano nazista tutta la popolazione tedesca e ci sono tedeschi che considerano mafiosa tutta la popolazione italiana. Nazisti e mafiosi, e basta. Chissenefrega di ciò che i tedeschi e gli italiani hanno dato alla storia dell'umanità, ossia i più brillanti scienziati e i più geniali artisti. Eppure è proprio così. Nel mio primo anno di Germania ho dovuto spesso sentire questa parola, "mafia", anche quando si trattava di descrivere un comportamento tipico dell'Italia. Mafia è una parola che ho sentito dal collega più vicino fino al negoziante di telefoni. I quali possono solo ringraziare che in certi momenti si aveva bisogno di loro.
Poi scopri che noi italiani veniamo dipinti così... l'immagine in alto è la copertina di un famosissimo numero di Der Spiegel risalente al 1977. Poco spazio all'immaginazione.

Titoli da giornale italiano


Proprio parlando di mafia, si scopre che noi italiani non siamo meno ruvidi nei confronti dei tedeschi per ciò che concerne il triste capitolo della dittatura nazista. Sentimenti antitedeschi giacciono purtroppo nell'animo di moltissimi italiani (purtroppo anche qualche conoscente). Che sia per l'acceso racconto del nonno partigiano, o per l'invidia nei confronti di un'economia più stabile, o ancora per una stupida fede politica, gli italiani in grado di tacciare come nazisti i tedeschi sono ancora tanti.
Guardate l'immagine in alto: è la prima pagina (prima pagina!) de Il Giornale (chiamarlo "giornale", va beh...). Guardate l'immagine in basso: sono commenti ad un articolo, sempre di un noto quotidiano italiano.
Mettiamoci nei panni di un tedesco: pensate possa far piacere sentirsi definire nazista, sinonimo di boia e assassino? Non credo proprio. Loro stessi non ne parlano volentieri, quando si parla della Seconda Guerra Mondiale preferiscono citare i distruttivi bombardamenti alleati (talvolta privi di senso) sulle loro città. Non c'è nulla di cui andare fieri, per questo non ne parlano.

Commenti da lasciare a bocca aperta


Lo ripeto più di una volta, utilizzando la famosa locuzione latina in medio stat virtus, la virtù sta nel mezzo: i criminali, mafiosi o nazisti che siano, ci sono e ci saranno sempre. Assieme a loro c'è anche la brava gente. In Italia, come in Germania. Fare queste classificazioni è cosa stupida. Passi lo sfottò, come sempre quando ci si avvicina ad una sfida calcistica tra Italia e Germania, ma non si vada oltre. C'è sempre del buono, in tutte le nazioni della terra.
Bis bald!
Stefano

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