lunedì 23 febbraio 2015

Posti in cui non possiamo entrare...

Ciao a tutti!
Un'insegna luminosa esposta su un balcone non lontano da dove abito reca una scritta "open". Un'indicazione che può indicare tutto e può indicare niente. Ma se è accesa tutti i giorni inizia a venire un sospetto. Poi guardi il campanello e vedi che l'inquilino di casa di nome fa "girls". E allora il sospetto diventa quasi una certezza, benché non abbia fatto ulteriori indagini. Così come questo locale, molti altri se ne trovano nelle vicinanze. Alcuni molto ben celati, altri assai più spudorati e con chiare indicazioni che non lasciano spazio ad interpretazioni. Bordelli, case di tolleranza, chiamatele come volete.
A differenza dell'Italia, in Germania la prostituzione è regolamentata. Ogni Land ha la sua regola, ma fare la prostituta è una professione come un'altra. La riforma che ha messo ordine in materia, risalente al governo Schröder, è stata concepita proprio con questo fine, rendere la prostituzione un'attività non immorale. Non voglio aprire un dibattito a base di etica e di morali: c'è chi è contro e chi a favore del sesso a pagamento legalizzato, e individuare la via giusta è impossibile. La Germania rappresenta un esempio di come il suo "modello" liberalizzato sia tutto sommato efficace e comunque di anni luce superiore a quello italiano, decisamente sorpassato e da rivedere: sono ben cinquantasette gli anni che ci separano infatti dalla famosa legge Merlin.

Bordello (1562), opera di Joachim Beuckelaer

Il discorso è semplice, basta vedere quanti e quali siano i vantaggi. Ciò che subito salta all'occhio è il decoro urbano: nessuna donna sui marciapiedi (se non in alcune aree a loro dedicate nei maggiori centri urbani). Salute: se in alcuni Land è addirittura obbligatorio l'uso del preservativo (...), è certo che le prostitute si sottopongono a verifiche sanitarie obbligatorie per legge; questo significa una maggiore sicurezza per le prostitute e i loro clienti.
Profitti: essendo lavoratrici, i loro introiti sono soggetti a tassazione, sia che agiscano da "libere professioniste" o da lavoratrici dipendenti - le case di appuntamenti sono di fatto imprese registrate. Alcuni Land o alcune città applicano una tassa specifica. L'esempio più limpido è quello della città di Colonia, città famosa per il suo spirito libertino al pari di Amburgo, nonché prima municipalità ad introdurre una "sex-tax". Un'inchiesta di Der Spiegel ha rivelato che il beneficio per l'erario comunale ha superato gli 800.000 euro. Non sarà una cifra enorme e palesa anche una consistente evasione nel settore, ma essa risulta essere comunque un piccolo vantaggio a favore della collettività.

Uno scorcio del quartiere a luci rosse di Amburgo, St. Pauli

E perché no, magari anche favorire una sorta di "turismo del sesso". In questi tempi di vacche magre per l'Italia, potrebbe essere una buona risorsa da tenere in considerazione. Purtroppo, quando si toccano questioni etiche, la capacità italica di legiferare è pressoché nulla. E quando lo si fa, si crea un violentissimo quanto inutile fuoco di paglia mediatico. Tante parole, pochi fatti.
Bis bald!
Stefano

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