giovedì 7 luglio 2016

Dodici settimane e 443 chilometri

Ciao a tutti!
È in questo inizio di luglio, in questa estate interlocutoria, che ancora non vuole dirci se vuole essere torrida o mite, che inizio un nuovo lungo percorso. Proprio questa settimana scatta l'eterno conto alla rovescia verso il nuovo traguardo che qualche mese fa (anche con l'aiuto della buona sorte) ho deciso di voler raggiungere. Straße des 17. Juni, o per essere più precisi, la Porta di Brandeburgo: lì ha inizio e fine la maratona di Berlino.
Come annunciai due mesi fa (vedi post), la maratona "dell'anno", perché sarà l'unica del 2016 e ovviamente per il blasone che si porta dietro, sarà la maratona di Berlino. La maratona più veloce del mondo, dove sono stati abbattuti consecutivamente sei record del mondo della maratona. Il percorso è velocissimo in quanto buona parte della corsa si svolge sugli ampi viali berlinesi; ad occhio, inoltre, non presenta neanche molte curve. E Berlino stessa giace su una piana che più piatta non si può.

Maratoneti in Potsdamer Platz (© DPA)

Ad attrarmi particolarmente è ovviamente il prestigio di questa manifestazione, che può vantare quasi 37.000 atleti giunti all'arrivo posto appena dietro la Porta di Brandeburgo. Ma è innegabile che la concreta possibilità di migliorare sensibilmente il proprio personale, mi seduce, e non poco. Certo, la preparazione che sto iniziando in questi giorni non sarà semplice. Perché l'appuntamento con la BMW-Berlin Marathon è fissato per domenica 25 settembre, e ciò significa che gli allenamenti più duri saranno da svolgersi tra i mesi di luglio ed agosto. Siamo in Germania, e tradizionalmente il clima è più temperato che in Italia: ma non dimentico l'estate dello scorso anno, quando trascorremmo i mesi estivi con punte fino a quasi 42°C. A proposito di record, a Kitzingen, a poche decine di chilometri di distanza da Schweinfurt, venne raggiunta la temperatura massima della storia della Germania, da quando esistono le registrazioni dei dati meteorologici. Ovviamente mi auguro di no, altrimenti ciò significherebbe dodici settimane di levatacce all'alba, per poter correre in condizioni accettabili.

La maratona di Berlino, sogno per più di un maratoneta (© DPA)

Dunque, si inizia a correre sul serio. Le dodici settimane che stanno per arrivare parleranno di allunghi, ripetute, serie in salita, palestra, lunghi, tappeto, stretching, bici. Dodici settimane dure, intense, (immagino) ricche di soddisfazione. Con un solo obiettivo: il traguardo della maratona di Berlino!
Bis bald!
Stefano

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