martedì 13 maggio 2014

Tu chiamalo, se vuoi, preconcetto

Ciao a tutti!
Dopo più di otto mesi trascorsi in Germania, posso affermarlo con certezza - in parte l'avevo già fatto sulle pagine di questo blog - che questo paese è costellato di luoghi comuni da parte di noi italiani, sia positivi che negativi, che andrebbero rimossi. Onde evitare di doverci trovare a parlare della Germania come un paese in cui si vive bene, c'è lavoro, ma si mangia male e non c'è mai il sole.
Lungo la mia "Deutschland experience" ho avuto modo di vedere con i miei occhi alcune situazioni che ora voglio presentarvi, per dimostrare che non tutto ciò che si racconta sulla Germania è vero, nel bene e nel male.

1. Cibo
L'Italia è riconosciuta come la patria del buon cibo e del mangiare bene. Ne sono convinto anch'io. Girando in Europa non non ho trovato prodotti alimentari e qualità della ristorazione superiori rispetto a quelli presenti in Italia. Ma non è vero che il cibo buono è solo in Italia. Ovunque abbia mangiato in Germania, e non mi riferisco a ristoranti italiani, ho sempre trovato buona qualità. Certo, la varietà di prodotti è assai limitata, ed è veramente ridotta se comparata con la moltitudine di specialità del Bel Paese, ma quello che c'è qui è molto buono. Soprattutto se si parla di carne (che non è solo würstel), qui consumatissima, e di dolciumi. L'altro lato della medaglia è che la Germania non è di certo il paese dove si possa mantenere la linea. Quasi tutte le principali specialità locali sono ad alto tasso calorico.
Capitolo frutta e verdura: anche su questi prodotti si afferma che in Italia siamo i migliori. Certo, i nostri vegetali sono vere e proprie primizie, ma anche qui non c'è male. Non vi è molta varietà, ma sia la frutta che la verdura di provenienza tedesca sono di buona qualità. Tanto per fare un esempio, le susine dell'orto del mio collega Walter erano buonissime, non a caso sono finite in fretta...

Äpfel, le mele tedesche

2. Donne
Mi dispiace deludere i lettori maschi, ma il mito della bellezza teutonica è un ideale da sfatare. In sintesi: teniamoci le italiane. Ho notato la tendenza da parte delle ragazze tedesche, superata una bassa soglia di età, ad ingrassare, e quindi imbruttirsi, notevolmente. Saranno i paninazzi farciti di salsa e würstel, sarà il fumo che dilaga tra le donne, saranno gli ettolitri di birra consumati regolarmente? Non lo so. Io, intanto, preferisco le nostrane. E le francesi.
Ah, in Italia si fa un gran parlare della Merkel, e del fatto che qualche nostro spregevole individuo politico l'abbia definita "culona inchiavabile". Fidatevi, se paragonata a tante altre donne della sua età, Angela Merkel è una bella donna...

Un esempio di donna tedesca, direttamente da Heidelberg

3. Costo della vita
Beh, quante volte avrete sentito dire "Certo, in Germania guadagnano tanto ma costa anche tutto molto di più". Nulla fu più mai errato, ve lo posso garantire dopo quasi otto mesi di permanenza sul suolo tedesco. Come ho già scritto in diversi post passati, su molti settori economici in Germania c'è da risparmiare eccome: dagli alimentari (escludendo la pasta) all'e-commerce, dai carburanti alle automobili. E non finisce qui. Non ho esplorato molti altri settori. Banche, o assicurazioni, tanto per fare un esempio. Questione di tempo, comunque.

Un occhio ai prezzi: solo la pasta è decisamente più cara

4. Onestà
Quando ho letto che l'ADAC (una sorta di ACI tedesca) invitava gli automobilisti a non pagare le multe che venivano loro combinate in Italia, mi è salito l'embolo. Si critica tanto l'Italia, ci tacciano come mafiosi, corrotti e disonesti, e poi... guardate cosa fanno loro (vedi articolo). Queste notizie che non trasudano di certo onestà. Poi, quando senti cosa combina il vescovo di Limburgo (vedi articolo), capisci che il magna-magna, caratteristica tipicamente italiana, è anche in parte tedesca.

5. Autostrade
Molti amici e conoscenti sono soliti chiedermi, nei momenti in cui mi trovo a casa: "Ma è vero che in Germania si va forte quanto si vuole sulle autostrade?". La risposta è: ni. Tendenzialmente, dovrei rispondere di si: credo che il 75% della rete autostradale tedesca sia esente da barriere di velocità. Perché in realtà alcuni tratti sono soggetti a limiti: penso alla zona industriale di Norimberga, in cui non si possono superare i 100 km/h, o al tratto della A71 che attraversa la Thüringen Wald in cui si deve rallentare fino a 80 km/h. Molto frustrante, posso garantirvi.
Comunque, i limiti di velocità più laschi che in Italia potrebbero suggerire anche un tasso di incidenti più alto. E invece no: gli incidenti mortali (su milione di persone) sono 44 in Germania contro i 61 dell'Italia, e i 55 della media europea. Tutto molto strano, ma i numeri parlano chiaro. Eppure, non che i tedeschi siano un popolo più disciplinato al volante. Anzi, tutt'altro.
Allo stesso tempo, mi tocca aggiungere un'altro fattore non trascurabile. In Italia il conto delle autostrade è salatissimo, ma quasi dappertutto è stato predisposto uno strato di asfalto drenante, le uscite sono ben segnalate e soprattutto ottimamente illuminate. Scordatevi di tutto questo in Germania: il manto stradale è spesso ondulato, l'asfalto è decisamente inferiore, quanto a qualità, rispetto a quello italiano. E zero luci. Quando piove bisogna fare molta molta più attenzione.

Un tratto dell'Autobahn A6, che mette in collegamento Francia e Repubblica Ceca

6. Efficienza
Un titoletto che può voler significare tutto e niente. Si parla tanto di efficienza tedesca, ma quando mi ritrovo a dover far code all'ufficio municipale per pagare il mio corso di lingua alla Volkhochschule e poi aspettare ben due mesi (due!!!) per riuscire a saldare il conto perché qui non hanno uno straccio di idea di che cosa sia un codice IBAN, mi viene logico pensare che il mito dell'efficienza tedesca sia un mito e nulla più.

7. Alcolici
Germania, patria della birra. Macché, pure qui c'è dell'ottimo vino. Devo dirlo, sono anche particolarmente fortunato in quanto a pochi chilometri da qui, nelle colline tra Schweinfurt e Würzburg si trovano numerose colline coltivate a vigneti, dai quali si produce dell'ottimo vino. Vino che scorre a fiumi, durante le Weinfest che si svolgono nei paesi della zona, specialmente durante il mese di settembre. Vino che ho avuto modo di degustare nei migliori locali di Würzburg, vino che ho vinto in ardite scommesse. Sarò sincero: soprattutto per quanto riguarda i rossi, in Italia si vince facilmente. Ma i bianchi sono veramente ottimi vini. Non ci credete? Vi aspetto in autunno...

Il vino del sabato, a Treviri

8. Crisi economica
C'è anche qui. L'ho detto più volte: non è questa la terra promessa, non è l'eldorado. Nonostante in Germania il mercato del lavoro sia molto più movimentato, anche qui ci sono molti disoccupati, giovani e vecchi. Ci sono molti barboni all'uscita delle chiese, volantini per la raccolta di beni da destinare ai poveri. E anche i tifosi del Bayern che vengono sovvenzionati al fine di seguire la loro squadra in trasferta sono un segno della crisi che si fa sentire anche qui. Con effetti però ben diversi, rispetto all'Italia. Qui il mesto traguardo del 40% di disoccupazione giovanile è ancora, fortunatamente, ben lontano.

9. Persone
Le persone non sono molto aperte, va detto. Non è giusto usare il termine "chiuse", meglio utilizzare "riservate". Va ammesso comunque, che non sono cattivi, come spesso vengono dipinti. Hanno semplicemente usi e costumi diversi dai nostri, che li rendono ai nostri occhi qualcosa che in realtà non sono. Anche qui, vale quanto detto al punto 10: tutto il mondo è paese. Gli stronzi sono dappertutto, in Italia come in Germania. Idem per le persone che valgono.

10. Dedizione al lavoro
"Tutto il mondo è paese", recita un famoso detto. Vale anche per la Germania. Chi ha voglia di lavorare, si impegna, si tira su le maniche. Chi non ha voglia, fa lo scansafatiche e campa facendo il minimo sindacale. E spesso lo trovi (ripetutamente) nella cabina dedita ai fumatori. Come da noi. E guai a chiedere di fare straordinario: solo con la pistola puntata in fronte direbbero di "si". Ma dov'è quella parola magica che si sente spesso risuonare nei nostri notiziari... flessibilità, flessibilità... Se c'è proprio qualcosa di non flessibile in Germania è l'atteggiamento del lavoratore nei confronti del datore di lavoro.
C'è sempre un'altra faccia della medaglia, piacevole: al venerdì pomeriggio, tutti a casa. Camminare nelle aree industriali è come camminare in un lager deserto. Grandi spazi vuoti, e tanto fumo che esce dalle ciminiere.

Nell'impressionante complesso siderurgico di Völklingen

11. Clima
Complice l'inverno mite di quest'anno, posso dire di non aver riscontrato particolari differenze climatiche tra Italia e Germania. Va anche detto che il mio confronto è fatto sulla base di due aree particolari, Piemonte in Italia e Baviera in Germania: questo vuol significare che la differenza tra il Sud della Germania e il Nord dell'Italia non è così marcato. I dati raccolti riguardo le temperature medie sono abbastanza significativi: a Würzburg si tocca una massima di 24°C a luglio, e una minima di -3°C a gennaio; a Torino la massima si aggira sui 28°C a luglio e sugli 0°C a gennaio. Circa tre/quattro gradi di differenza. Paradossalmente, stupisce il dato sulle precipitazioni: qui vince la Germania. A Würzburg scendono mediamente 600 mm di pioggia ogni anno, a Torino più di 800. Questo non l'avrei mai detto.
Mi perme sottolineare che il confronto è Baviera vs. Piemonte. Se il confronto fosse Sassonia vs. Sicilia, beh, il risultato sarebbe impietoso. A nostro favore.

Come si presentava il giardino di casa dopo una delle rare nevicate di quest'inverno

12. Ferrovie
Le Deutsche Bahn sono riconosciute nel mondo come sinonimo di efficienza. Beh, sono sicuramente di un altro livello rispetto a quelle italiane, ma solo per quanto riguarda il traffico locale. I nostri Frecciarossa e i teutonici ICE sono paragonabili, a mio parere. Ma per quanto concerne il traffico locale, beh, non c'è storia. Pulizia, tecnologia, servizio, comodità: un altro pianeta. Sembrano scorrere dolcemente sulle rotaie, senza rumori, senza strattoni, un'esperienza tutta da godere. Anche in Germania, però, i treni arrivano in ritardo. Me ne sono accorto quando li ho usati la prima volta per andare a vedere il Bayern Monaco...

Un treno della DB sulla tratta Würzburg-Bamberg

Bis bald!
Stefano

P.s.: ci tengo a precisare che non ritengo ciò che ho scritto una verità assoluta. A parte i dati numerici incontrovertibili, tutte le mie riflessioni nascono dall'esperienza personale di otto mesi circa vissuti in Germania. Rivolgendomi soprattutto a chi in Germania vive o ha vissuto, sono aperto a discussioni sul tema.

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