giovedì 29 maggio 2014

Brandeburgo, strade verso la fine

Ciao a tutti!
Viaggiare permette di scoprire luoghi, usanze, culture nuove. C'è sempre qualcosa di inedito da scovare in giro per il mondo. Anche da un semplice viaggio in macchina. L'esempio è ciò che  ho vissuto domenica nel Land del Brandeburgo, l'ultima tappa della Verrückte Idee.

Pale eoliche a tutto... gas

Da Lellichow (piccolo centro abitato nel territorio di Kyritz), dove ho trascorso la serata al ritorno da Schwerin, per dirigermi a Brandeburgo sulla Havel, la località scelta come meta del Brandeburgo, avrei potuto muovermi come sempre fatto abitualmente, utilizzando l'estesissima rete autostradale tedesca. Stavolta, era molto più conveniente utilizzare le Bundesstraßen, le strade statali tedesche. Al luce di quanto fatto, direi che mai scelta fu più indovinata.

La torre del Dom che spunta tra la natura di Brandeburgo sulla Havel

Al di là della scorrevolezza domenicale delle strade, della qualità impeccabile dell'asfalto, della precisione della segnaletica, tutti fattori che aumentano il piacere di guida, percorrere circa 150 chilometri in questo modo non è mai stato più piacevole. Un intenso piacere per gli occhi, che si trovano costantemente circondati da boschi paradisiaci, campi coltivati a segale o a colza, distese in cui spuntano grandiosi gli impianti eolici (tutt'altro che paesaggisticamente antiestetici), una moltitudine di canali e laghi che sembrano rimasti intatti dal giorno della creazione divina, piccoli borghi in cui tira un'amena aria di relax, piste ciclabili (7000 chilometri!!!) a fianco della maggior parte delle strade. Non a caso, su queste strade, molte automobili sono targate con la lettera B: sono i berlinesi che cercano svago e riposo dallo stress della capitale.

Uno tra gli scorci più originali sulla Havel

La domenica presenta il conto, quasi l'altra faccia della medaglia, al mio arrivo a Brandeburgo sulla Havel. Viaggiare di domenica ha uno svantaggio fondamentale, in quanto le città sono spesso deserte. Visitare un luogo che dovrebbe essere pieno di vita ma invece appare spopolato lascia al turista una percezione diversa, sicuramente più negativa della città.
Si incontra qualche ciclista sulle rive della Havel, il fiume che attraversa Brandeburgo e che probabilmente ha una ciclovia, motivo della presenza di qualche gruppo di cicloturisti. Si intravede, intorno all'ora di pranzo, qualche fedele che è appena uscito dalla messa domenicale. Per il resto tutto appare molto spettrale. I rari locali aperti lungo le vie e le piazze del centro cittadino sono misteriosamente sonnolenti e con pochissimi clienti seduti al tavolo. Certo, senza troppi pedoni e senza traffico la città si visita molto bene, ma lascia la sensazione amara di un sito depresso.

La Markt di Brandeburgo sulla Havel e il suo Rathaus

Certamente, a Brandeburgo sulla Havel, città nata su un gruppo di isolette formate dal fiume Havel, e successivamente espansa sulle rive stesse, il fattore fiume potrebbe venire utilizzato un po' meglio. Le rive appaiono poco curate, insolitamente sporche, poche attrazioni. Eppure, gli scenari che si presentano lungo l'intricata rete di canali della Havel sono molto interessanti e meriterebbero maggiore attenzione.

Solitudine sulla Havel

Quando la natura non viene valorizzata a dovere - fatto insolito in Germania - ci pensa l'arte a fare da contraltare. Fortunatamente, Brandeburgo sulla Havel fornisce qualche importante spunto artistico, a partire dalle due chiese più importanti. Esse sono il complesso del Dom, che si trova su una delle isole formate dalla Havel, e l'immensa e quasi teatrale Katharinenkirche, entrambe realizzate sullo stile che è tipico nel nord della Germania, con i laterizi in vista.
Sulla stessa linea si trova anche l'edificio probabilmente più fascinoso della città, il Rathaus, l'edificio più antico della città, sopravvissuto anche alla guerra e dall'insolita forma triangolare. Il Rathaus di Brandeburgo sulla Havel si differenzia inoltre per una statua di oltre cinque metri che raffigura il paladino Orlando: l'originalità di questo municipio non è in discussione.

Fiori, luce del mondo

Ad aumentare il tasso di originalità della città ci pensano i graffitari. Dimenticate pareti cittadini o lamiere dei treni multicolor, questa è vera e propria arte di strada. Il miglior esempio è quello che si può vedere nella pagina sopra. Visivamente è favoloso, ma soprattutto la genialità sta nel sostituire lo stimma del fiore con una lampadina. E quella è una cabina della corrente elettrica come tante altre se ne vedono, così straordinariamente colorate, lungo le vie di Brandeburgo sulla Havel.

La strada che porta a casa...

E quando è ora di lasciare Brandeburgo beh, in fondo c'è un gran bella sensazione di piacere. Il mio viaggio tra i Land della Germania, è finito. Una grande avventura, dura, stancante, ma fatta con tanta tanta passione! E soprattutto - ne sono certo - mi ha arricchito tantissimo. Come dicevo all'inizio, dai viaggi non si smette mai di imparare...


Bis bald!
Stefano

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