Grazie al mio secondo Avvento trascorso in Baviera posso affermare con certezza che l'Italia è distante anni luce quanto a passione, calore e tradizione natalizia rispetto a quanto si può trovare in Germania. Un altro esempio, dopo quello dei mercatini di Natale, i Weihnachtsmarkt e l'Adventkranz lo si può rintracciare nella data del 6 dicembre.
Cosa rappresenta per gli italiani il 6 dicembre? Credo nulla. Per i tedeschi invece, soprattutto tra i bambini, è un giorno di grande importanza, tanto quanto il 25 dicembre, se non di più. Il 6 dicembre si festeggia San Nicola di Mitra, il santo da cui è stata derivata la figura di Babbo Natale, o Nikolaus, per dirla “alla tedesca”. In Germania Babbo Natale e Gesù Bambino (Christ Kind) sono due cose distinte, dal significato assolutamente diverso. E che agiscono in due momenti separati, rispettivamente il 6 dicembre, appunto, e il 24 dicembre.
Nikolaus ai Christkindlesmarkt di Norimberga |
La tradizione vuole che, nella sera antecedente il 6 dicembre, all'esterno delle proprie case, i bambini lascino delle scarpe (o più semplicemente dei contenitori, affinché Nikolaus possa riempirli di cibo (solitamente dolci, pan speziato e cioccolata). Questo succede se i bimbi sono stati bravi; in caso contrario, ci pensa Knecht Ruprecht (vedi post) a lasciare “in dono” solamente dei rametti, simbolo della verga utilizzata per punire i cattivi. Ma in sostanza, il 6 dicembre è il primo giorno valido per scambiarsi dei regali. Non solo per i bambini, ma anche tra amici e parenti.
Nikolaus in carne ed ossa (radiohamburg.de) |
Anche noi, a casa, abbiamo festeggiato velocemente il 6 dicembre, con un piccolo scambio di doni: niente di più facile e tradizionale che mangiare i cioccolatini a forma di Santa Klaus...
Bis bald!
Stefano
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