mercoledì 31 dicembre 2014

L'anno delle rivoluzioni

Ciao a tutti!
Poche ore e sarà 2015. Salutiamo un anno, il 2014 per me assolutamente rivoluzionario.
Il 2014 passerà agli annali per le crisi nella striscia di Gaza e tra Russia ed Ucraina, per i Mondiali brasiliani dominati dalla Germania, per le Olimpiadi di Sochi, per la minaccia Isis, per l'ascesa di Matteo Renzi a capo del governo. E magari verrà anche ricordato come l'anno del selfie.
Per me, solitamente attento ai fatti di cronaca italiana e internazionale, questi eventi passano leggermente in secondo piano. Il 2014 ha portato nella mia vita tanti cambiamenti. O meglio, uno di questi ha indotto tutti gli altri, ed è certamente il mio trasferimento a Schweinfurt. Per ragioni di lavoro, ho lasciato la provincia torinese per abbracciare una nuova vita in una città tedesca. C'è (e ci sarà ancora per molto tempo) un bel salto, ma essendo già reduce da nove mesi di esperienza in terra tedesca, l'atterraggio è stato un pochino più soft. Questa scelta ha implicato per me (e per Giulia, che mi ha seguito in Baviera) importanti cambiamenti al nostro futuro. Io spero di poter dire in futuro che i frutti di questa scelta siano stati positivi, e di poterli raccontare ovviamente su queste pagine.

Schweinfurt in una versione "by-night"

Anche quest'anno la corsa ha avuto un ruolo preponderante. Se da una parte ho dovuto rinunciare a quasi metà stagione per il fastidio al ginocchio, dall'altra ho recuperato nella seconda parte portando a termine per la seconda volta consecutiva la Venice Marathon, con nuovo personale: e ora sono già cinque le maratone che posso annoverare in bacheca. Senza dimenticare altre due mezze maratone, la Mezza di Varenne e la Mezza di Monza. Non male, tutto sommato. Alla luce di quanto fatto, le speranze per l'anno venturo sono molto alte.

L'arrivo alla 29esima edizione della Venice Marathon

Vivere in Germania già nella prima metà dell'anno mi ha dato modo di concepire e realizzare un'idea che ho definito folle, non a caso ribattezzata "die verrückte Idee": toccare in tre mesi tutti i sedici Länder tedeschi. Un progetto semplice nell'idea, molto più complesso nella realizzazione. Anche se sul fil di lana, ce l'ho fatta: dal Baden-Württemberg al Meclemburgo-Pomerania Anteriore, ho avuto modo di visitare almeno una località in ogni regione della Germania, scoprendo così le inaspettate differenze culturali delle diverse aree tedesche.

Die verrückte Idee: con Giulia ad Alexanderplatz, a Berlino

E sempre restando in ambito Germania, ho scoperto (o riscoperto?) il gusto del pedalare. La vastissima rete di piste ciclabili presente in Germania invita a salire in sella e godersi le meraviglie di questa nazione pedalando, pedalando, pedalando. Due i percorsi terminati quest'anno: con Giulia la Bodensee-Radweg (dislocata non solo in territorio tedesco ma anche austriaco e svizzero), attorno al Lago di Costanza; in solitaria e a tappe, la Mainradweg, la ciclovia del Meno (andata e ritorno) in uno dei tratti più caratteristici, da Bamberga a Würzburg.

Würzburg, termine ultimo di uno dei tratti più pittoreschi della Mainradweg

Trascorrere molto tempo in Germania e poco in Italia ha da un lato ridotto le mie ambizioni alpinistiche. I monti sono molto distanti da Schweinfurt, in pratica bisogna raggiungere l'Austria. Per questo motivo, la montagna è stata oggetto di qualche gita domenicale, nei pochissimi spazi che l'inclemente meteo di quest'estate mi ha lasciato. Nessuna alta via, e nessun trekking in compagnia dei miei amici del CAI, ma solamente qualche piccola ma intensa soddisfazione nel salire su tre montagne che ambivo da tempo di raggiungere, GiulianRocciamelone e Albergian. E nel aver finalmente completato un'idea da tempo lasciata nel cassetto dei desideri, il tour dei rifugi della Val Pellice.

In punta al Rocciamelone

Oltre alla montagna, si è ridotto anche il tempo a disposizione per assistere alle grandi manifestazioni ciclistiche, passione che da anni condivido con i miei amici più stretti. Niente Giro d'Italia e soprattutto niente Tour de France, proprio nell'anno in cui un italiano, Vincenzo Nibali, a sedici anni dall'ultimo trionfo tricolore con Marco Pantani, ha fatto risuonare l'inno di Mameli sui Campi Elisi. Il prezzo del vivere in Germania si è sentito anche a livello calcistico: niente festa scudetto nel 2014. Perché non l'ho vissuta di persona, ma il campionato la Juventus l'ha vinto di nuovo, in maniera memorabile come raramente in passato.

Die verrückte Idee: nelle acciaierie di Völklingen, nel Saarland

Per quanto riguarda il blog, è stato un anno positivo. Il trend che ha visto incrementare le visite nel 2013 si è protratto anche nel 2014, con quasi quarantacinquemila visite. Le uniche parole che posso dire sono ovviamente: grazie, grazie, grazie! E quest'anno, anche grazie alla spinta indiretta ricevuta da uno dei blog di Giulia, Scusate, devo andare a leggere, ho incluso tra i miei post le mie personali recensioni dei libri che leggo. Non sarò un granché come recensore, ma faccio del mio meglio per cercare di continuare a trasmettere passioni.
Sempre, leggendo, correndo, camminando, viaggiando, scalando, vivendo emozioni.

Sul Lago di Costanza

A tutti quanti, amici e lettori di A spasso tra i Giganti, i miei migliori auguri di un Felice 2015!
Stefano

E auguri a tutti! (...dalla fiaccolata delle Guide Alpine di Valtournenche)

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