venerdì 19 dicembre 2014

Il panettone dell'orgoglio

Ciao a tutti!
Mi sono sempre reputato una persona orgogliosa della mia nazione, fiero di essere italiano. Tuttavia più di una volta mi è capitato di scoprirmi nella situazione di non difenderla al 100%. D'altronde, dopo aver trascorso complessivamente un anno circa in Germania e osservando strabilianti differenze ad ogni livello della vita sociale, credo sia naturale non essere felici ed orgogliosi nel sapere che l'Italia è stata governata da criminali (e ora lo è da pagliacci), che noi veniamo considerati dei mafiosi, che nonostante gli stipendi più alti in Germania il costo della vita non è più alto che in Italia (ad esempio, parliamo della benzina?), e tutta una serie di altre cose che non sto ad enumerare.
Se c'è qualcosa sulla quale sono però sempre stato costantemente in prima linea per mantenere alta e fiera la bandiera italiana è la qualità del nostro cibo. “Italian food is the number one in the world”, ripeto in continuazione. Sapere che un prodotto tipico della nostra terra viene fortemente apprezzato dai tedeschi non fa altro che accrescere la convinzione che noi italiani, bravi lo siamo per davvero (se lo vogliamo).

Pezzo pregiato di casa nostra (fonte: www.italianfoodexcellence.com)

Siamo in periodo di Natale e il prodotto a cui mi riferisco è ovviamente il panettone. Me ne faccio portare un paio dai miei genitori in visita a fine novembre, con l'intenzione di condividerne uno per la festicciola del laboratorio e di distribuire l'altro ai colleghi del mio vecchio ufficio. Non è un panettone commerciale, il Bauli o Motta di turno, che comunque si possono trovare anche nei supermercati tedeschi, ma un panettone di produzione semiartigianale. In entrambe le volte, grande successo. Nel primo caso, non ne rimane una fetta sul tavolo (mentre tanti altri dolci germanici rimangono ancora lì, in attesa che qualcuno li consumi) e ricevo qualche timido ringraziamento. Nel secondo caso, il successo è a dir poco entusiasmante. Prima, il mio capo addirittura si congratula con me per aver condiviso un panettone così buono che è piaciuto pure a lui che non ama questo dolce. Dopo, una delle segretarie (che parla solo in tedesco) mi cerca con insistenza facendomi i complimenti per la scelta e chiedendomi se ne posso portare uno al ritorno dalle vacanze natalizie, indicandomi chiaramente con un esplicito «bezahlen, bezahlen!» che l'avrebbe pagato assai volentieri.
Questi episodi sono quanto di più bello potrebbe accadere ad un italiano in un paese straniero: sapere che un prodotto della tua terra è apprezzatissimo - e che del quale si vorrebbe replicare l'esperienza degustativa. Moralmente, è un bel regalo di Natale. E ora mi toccano i compiti per le vacanze, quelli che qui si chiamano Hausaufgabe: rifornirmi di panettoni da esportare in Germania. Anche se infinitesimamente, facciamolo crescere questo PIL italiano!
Bis bald!
Stefano

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