Ciao a tutti!
Come i podisti più accaniti ben sapranno, le scarpe da corsa hanno una vera e propria data di scadenza, data dal chilometraggio effettuato: non si può gareggiare con una scarpa che ha superato i 1000 chilometri (così si dice). Per questo ogni anno mi reco al negozio di scarpe da corsa di fiducia, per rinnovare il modello di scarpe con le quali correre e realizzare i miei sogni podistici. E dopo il consueto ciclo annuale, con il quale probabilmente supero il migliaio di chilometri, che ne è delle amate scarpe? Se in buone condizioni, le posso usare ancora tutti i giorni, nelle uscite del sabato sera piuttosto che per una passeggiata rilassante. Poi arriva il momento in cui bisogna mollarle. In alcuni casi diventano cimelio, in altri un affetto che si vorrebbe conservare; in altri casi ancora, spazzatura.
Nuove speranze che corrono |
Fortunatamente ho trovato un'altra soluzione per le mie prime scarpe da corsa, quelle che indossai più di due anni fa per la mia prima maratona, che fu anche la loro ultima gara.
Le mie scarpe serviranno a far crescere un sogno, un germoglio di speranza. Tutto grazie al progetto Purosangue che mi è stato fatto conoscere da Silvia qualche settimana fa: l'associazione Purosangue Athletics Club raccoglie infatti scarpe usate da spedire in Mozambico, presso la comunità di O Viveiro; presso la struttura ci sono quattrocento piccoli atleti tra i sei e i sedici anni. La possibilità di correre e di emergere nel mondo della corsa può essere la chiave per un futuro migliore.
Scarpe, cullate altri sogni... |
Io regalo con grande gioia queste scarpe ad un ragazzino africano, con la speranza che egli possa diventare un campione o, grazie alla corsa, trovare la strada giusta per uscire dalla povertà. Amici runner, cosa state aspettando?
Per maggiori informazioni, visitare la seguente pagina http://purosangue.eu/index.php/it/articles/183-from-shoes-to-heart del sito web di Purosangue, http://purosangue.eu.
Bis bald!
Stefano
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