Le statistiche parlano chiaro. Gli ultimi sei record del mondo, riscritti tra il 2003 e il 2014, sono stati realizzati a Berlino. Nei ventiquattro (reali) abbassamenti del limite mondiale dal dopoguerra sui 42.195 chilometri, sette sono stati fatti a Berlino. E, se si compila una classifica dei più forti maratoneti di sempre in base al loro miglior tempo, si scoprirà che i primi sette hanno fatto registrare la loro migliore performance assoluta proprio nella capitale tedesca - due di loro, Emmanuel Mutai e il vincitore 2013 Wilson Kipsang saranno ai nastri di partenza domenica. Non c'è alcun dubbio: se si cerca il meglio dal percorso, bisogna puntare alla maratona di Berlino.
Comincio dalla fine (la Porta di Brandeburgo) |
Qualche asperità sul percorso, comunque, c'è. Dall'altimetria pubblicata dall'organizzazione e dalle tracce GPS che si possono trovare in rete ho individuato alcuni punti più difficili lungo il percorso. Il primo è nel primo quarto di corsa, nella zona del Reichstag (dopo poco più di sette chilometri): è il ponte che supera la Sprea, sul confine che trent'anni fa separava Berlino Ovest e Berlino Est. Il secondo potrebbe essere in Innsbrucker Platz. L'altimetria fa segnare in corrispondenza di questa piazza una discesa ed una salita in rapida successione: che sia un sottopassaggio? Il punto più elevato (e contemporaneamente più ripido) del percorso cadrà invece a due terzi esatti di corsa, in Lentzeallee. Apparentemente, dalle immagini satellitari, dovrebbe essere un lungo viale in salita. Questa dovrebbe essere l'ultima asperità del percorso, ed è una bella notizia, in quanto l'ultimo terzo di corsa non dovrebbe presentare salita ma quasi esclusivamente leggera discesa.
Il percorso dell'edizione numero 43 della BMW-Berlin Marathon |
Conosco Berlino, ma non bene come altre città tedesche, come Norimberga, Monaco di Baviera o Amburgo. Diciamo che conosco i tipici punti più turistici e poco più. Nonostante ciò, l'impressione che ho dal tracciato è che questo sia una meravigliosa cartolina della capitale tedesca. Dei dodici distretti di Berlino, ben sei vengono toccati (Mitte, Charlottenburg-Wilmersdorf, Friedrichshain-Kreuzberg, Neukölln, Tempelhof-Schöneberg, Steglitz-Zehlendorf) dal percorso della maratona e sono anche tra i più centrali. Dovrebbe bastare come garanzia che il percorso - quantomeno per ciò che vedrò attorno - non sarà affatto noioso.
L'altimetria della BMW-Berlin Marathon 2016 |
A cominciare dalla zona della partenza e dell'arrivo, nel bel mezzo del Tiergarten. Si parte in una Straße des 17.Juni ancora ombreggiata dagli alberi del Tiergarten e si arriva di nuovo lì, ma giusto qualche centinaio di metri dopo il passaggio sotto la Porta di Brandeburgo - questo il momento, presumo, più atteso dai maratoneti.
Ma il percorso offrirà svariate occasioni per guardarsi intorno e ammirare la capitale tedesca. Il Reichstag e la sua cupola, dopo sette chilometri di corsa. Poco dopo, si passa vicino alla Fernsehturm. Non in Alexanderplatz, ma poco lontano. Dunque i quartieri di Neukölln e Kreuzberg, aree per me quasi sconosciute e dalle quali mi auguro di trovare un bel pubblico pronto a dare manforte al popolo della maratona. Dunque Schöneberg e Steglitz, anch'essi per me ignoti, dove dovrebbero esserci i tratti più ondulati del percorso. Quindi Charlottenburg, area che conosco meglio: il passaggio sul Kurfürstendamm, che ricordo come un viale larghissimo e tappezzato di centri commerciali e negozi di tendenza, dovrebbe garantire velocità e un tifo indiavolato.
E finisco con l'inizio (Straße des 17.Juni) |
Si continua su Potsdamer Platz, piazza in cui torno più che volentieri. Quindi il pieno centro di Berlino, Leipzigerstraße, il Deutscher Dom e tra il chilometro 41 e il chilometro 42, l'ultima vera curva della maratona, per entrare in Unter den Linden. Altro viale enorme, che non finirà più. Ad occhio e croce, mancherà ancora un chilometro.
E già lo so, che saranno mille metri E-TER-NI. Una Pariser Platz da raggiungere, una Porta di Brandeburgo tutta da vedere, ma impossibile da toccare quando nei muscoli c'è più lattato che energia, un traguardo che sembrerà un miraggio. Già lo so.
Bis bald!
Stefano
E già lo so, che saranno mille metri E-TER-NI. Una Pariser Platz da raggiungere, una Porta di Brandeburgo tutta da vedere, ma impossibile da toccare quando nei muscoli c'è più lattato che energia, un traguardo che sembrerà un miraggio. Già lo so.
Bis bald!
Stefano
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