- Effettivamente sì.
- Il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si dà mai pena di notare.
Arthur Conan Doyle, Il mastino dei Baskerville
Ciao a tutti!
Era da tempo che volevo provare a leggere un libro che ha per protagonista Sherlock Holmes, il personaggio nato dalla penna di Arthur Conan Doyle: si parla di un soggetto molto attuale (vedere i film e le serie televisive uscite recentemente) nonostante abbia oltre un secolo di vita, e che suscita enorme fascino per la sua immagine non convenzionale. E poi, si sa, Sherlock Holmes è un personaggio chiave della storia del genere letterario giallo. Il mio primo contatto con le avventure di Holmes e del suo fido assistente Watson è con una delle vicende più famose, quella narrata ne Il mastino dei Baskerville.
Non voglio recensire un'opera acclamata come quella di Conan Doyle, ma solo omaggiare alcune caratteristiche che l'hanno reso questa lettura gradevole e coinvolgente, mai indigesta. La figura di Holmes, tanto per cominciare: un personaggio difficile, a tratti antipatico ma al quale bisogna riconoscere una certa genialità. Perfetta è la ricostruzione di dettagli che appaiono decisamente verosimili per l'epoca (a cavallo tra il XIX e il XX secolo). Le peculiarità chiave di un bel romanzo giallo, poi, ci sono tutte quante: il sovrannaturale che incombe sulla vita dei protagonisti, personaggi difficili da inquadrare psicologicamente, un ambiente che più tetro non ci potrebbe essere: la palude, la brughiera, un cupo maniero. E poi, il gran finale: le ultime pagine, di grande pathos, sono la dimostrazione del perché l'opera di Conan Doyle si erge a capostipite della letteratura gialla.
Bis bald!
Stefano
Giudizio: 9/10 ■■■■■■■■■■
Giudizio: 9/10 ■■■■■■■■■■
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